Il corriere che ha salvato la donna colpita con dieci martellate in testa dall’ex compagno: “L’ha massacrata”
"È scappato, è scappato. È entrato e mi ha cominciato a picchiare. Mi stava massacrando". Sono queste le prime parole che sente Abdelkarim Attaoui, il corriere che ha soccorso la donna di 38 anni che è stata trovata in fin di vita nel proprio appartamento dopo essere stata colpita con una decina di martellate al cranio dall'ex fidanzato.
"Sono un corriere, stavo facendo una consegna qui a Roncoferraro quel giorno", ha raccontato a Fanpage.it Abdelkarim Attaoui. "All'improvviso una signora si è affacciata e mi ha chiesto aiuto dal balcone. L'ho riconosciuta perché avevo già fatto delle consegne in quel condominio. Mi ha chiesto di chiamare i carabinieri e l'ambulanza. Era tutta insanguinata, sui capelli, sul viso, sulle mani, sul pigiama. Ho chiamato subito il numero unico di emergenza, ho spiegato la situazione e ho dato tutte le informazioni".
"Sono salito dalla signora per vedere cosa fosse successo. Continuava a ripetere: è scappato, è scappato. È entrato, mi ha cominciato a picchiare, mi stava massacrando. Però non mi ha detto a chi si riferisse", ha detto ancora il corriere. "Mi ha chiesto dell'acqua. Le ho dato da bere poi ho preso un cuscino per farla sdraiare sul divano. La testa era davvero piena di sangue. Ho cercato di calmarla mentre aspettavamo l'ambulanza, ma era molto preoccupata per i suoi bambini che stavano tornando da scuola. Nonostante tutto il male pensava solo a loro. Ho chiesto il numero di telefono del papà dei bambini, ho provato a chiamarlo ma non ha risposto. Allora mi ha chiesto di prenderli alla fermata dell'autobus".
La vittima, originaria del Marocco, risiede da tempo nel Mantovano con suoi due figli di 11 e 9 anni. "È una mamma, volevo aiutarla a tutti i costi. Quindi sono sceso in strada, ho visto che c'era una bambina di circa 6 anni con il fratello. Avevano gli zaini, dovevano essere loro. Ho provato a fermarli ma sono voluti salire in casa. Ho cercato di consolarli dicendo che non era nulla, che stava per arrivare l'ambulanza ma era una situazione terribile. Poco dopo sono arrivati i vicini di casa. Mi han detto che avevano sentito delle urla. Un vicino mi ha detto di aver visto una persona uscire di fretta e salire su una macchina scura. Doveva essere l'ex compagno della donna. Poi è arrivata l'ambulanza. Alla fine ho capito: lei è separata e l'ex compagno ogni tanto viene a trovarla".
"Alla bambini li ho lasciati con una vicina perché dovevo andare a fare altre consegne", ha raccontato ancora Abdelkarim Attaoui. "Vedere una donna in quelle condizioni è una cosa terribile. Non capisco come si possa ridurre una persona in quelle condizioni, qualsiasi il motivo, il luogo, la nazionalità o la religione. Non si può. Qualsiasi sia il caso si deve risolvere senza violenza".
La donna, è attualmente ricoverata in ospedale e al momento, dopo un intervento chirurgico d'urgenza, risulterebbe ancora in pericolo di vita. Mentre il responsabile, sarebbe stato fermato dai carabinieri con l‘accusa di tentato omicidio. "Spero che la signora guarisca, si rimetta e torni presto dai suoi bambini", ha concluso Abdelkarim.
In collaborazione con Chiara Daffini