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Notizie sulla scomparsa di Greta Spreafico

Il corpo trovato a Chioggia non è di Greta Spreafico: riprendono le ricerche della cantante

Il corpo trovato nella laguna di Chioggia il 20 dicembre 2022 non è di Greta Spreafico. Continuano dunque le ricerche della cantante di Erba (Como) scomparsa nei primi giorni di giugno a Porto Tolle, in provincia di Rovigo.
A cura di Francesca Del Boca
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Niente da fare: il corpo trovato nella laguna di Chioggia il 20 dicembre 2022 non è di Greta Spreafico. Continuano dunque le ricerche della cantante di Erba (Como) scomparsa nei primi giorni di giugno a Porto Tolle, in provincia di Rovigo. La 53enne si trovava in zona per per gestire la vendita della casa di suo nonno. "Era intenzionata a vendere la casa che le aveva lasciato il nonno, ma il giorno in cui sarebbe dovuta andare a fare la compravendita non si è presentata. Da lì è iniziato l’allarme", aveva raccontato al tempo il compagno Gabriele, nel denunciare la sua sparizione.

I timori di Greta Spreafico prima della scomparsa: "Ho paura"

Greta si trovava in Veneto per vendere la casa di famiglia: avrebbe infatti avuto il rogito con il notaio il giorno dopo la scomparsa. Ma all'appuntamento non si è mai presentata. L'ultima volta è stata vista andare via da un bar a bordo della sua auto, una Kia Picanto Nera.

"Io non so se sono in grado di sopportare emotivamente questa cosa. Perché io ho paura e ne ho ben diritto. Adesso ero così felice che ho trovato un compagno, una persona splendida e se non ci fosse stato lui io oggi non sarei più qui. Confesso che sono estremamente impaurita, e le ripeto che il motivo per cui l'ho cercata non è un movente economico", tra le ultime parole della donna, rivolte a un investigatore privato con cui si era messa in contatto poco prima di scomparire nel nulla. "Si sentiva minacciata", aveva poi riportato lui stesso a Fanpage.it. "Bisogna capire se il timore della donna era reale oppure frutto della sua immaginazione".

Il fratello: "Qualcuno potrebbe essersi approfittato di lei"

Non ha dubbi intanto il fratello, che esclude che la sorella, che da tempo soffriva di manie di persecuzione e non aveva mai superato del tutto la morte del padre, possa essersi tolta la vita. "Mia sorella, se veramente avesse voluto fare un gesto estremo, lo avrebbe fatto in un modo più plateale. Ma comunque resta una persona molto paurosa, mai farebbe un gesto di una simile entità". Per concludere: "Qualcuno, visto il suo stato di fragilità, potrebbe essersi approfittato di lei".

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