Il corpo di Marta Di Nardo era nascosto nel controsoffitto: come è stato scoperto il presunto assassino
Nell'appartamento di Marta Di Nardo gli investigatori avevano trovato una ricetta medica intestata al vicino di casa con una data posteriore al giorno della scomparsa della donna, ovvero il 7 ottobre. Un particolare strano che ha subito fatto sorgere dubbi tra i carabinieri di Porta Monforte che hanno indagato fin da subito sulla scomparsa della donna, 60 anni.
Perché una ricetta medica non delle proprietaria di casa si trovava proprio lì? E soprattutto chi era entrato nella casa della 60enne i giorni successivi la sua scomparsa?
A questa domanda i vicini di casa avevano raccontato ai carabinieri che Domenico Livrieri, l'inquilino che vive in un'abitazione nella scala C al civico 14 di via Pietro da Cortona a Milano, era stato visto più volte entrare e uscire nella casa della donna con le chiavi. Entrambi abitavano sullo stesso pianerottolo.
Poche ore più tardi nell'appartamento del vicino è stato trovato il corpo della donna. Si trovava nel controsoffitto: si poteva accedere tramite una botola, della cucina. Il cadavere era avvolto in un coperta.
Il ritrovamento del cadavere durante il sopralluogo
Nel pomeriggio di oggi venerdì 20 ottobre i carabinieri della Compagnia di Porta Monforte e militari della sezione investigazioni scientifiche sono arrivati nel palazzo per procedere con i sopralluoghi sia nella casa della donna sia nella casa del vicino di casa.
Nell'appartamento del 51enne, che nella notte è stato fermato perché gravemente indiziato per omicidio, sono state trovate subito tracce di sangue e poco dopo è stato trovato il cadavere della donna in un vano all'interno dell'abitazione. Il vicino di casa non ha confessato il delitto né ha spiegato perché il cadavere della vittima si trovava in casa sua.
Chi era la vittima Marta Di Nardo
Ora le indagini continuano per cercare di risalire alle ultima ora della vittima: dalle testimonianze sempre dei vicini la donna soffriva di ludopatia tanto che la costringeva a chiedere monetine per il quartiere per poi spenderle nel gioco. Il vicino di casa invece aveva problemi di tossicodipendenza, cosa sia successo è ancora tutto da chiarire.