Il Consiglio Comunale vuole portare il limite di velocità a 30 km/h per limitare gli incidenti in città
Si fa sempre più certa la possibilità di ridurre la velocità per le vie di Milano. Nella seduta di oggi lunedì 9 gennaio è arrivato il via libera del Consiglio comunale per abbassare il limite di velocità da 50 a 30 chilometri orari. Il documento, presentato dalla maggioranza, è stato approvato ma non è ancora un obbligo: spetterà al sindaco e alla giunta decidere se attuarlo o meno. Il limite di tempo è fissato al primo gennaio del 2024.
In cosa consiste il documento approvato
Nel dettaglio il progetto prevede che il limite resterà a 50 sulle strade a grande scorrimento, mentre i 30 chilometri orari si attiverebbero su tutte le strade urbane. Per Palazzo Marino l'obiettivo è quello di ridurre il numero e la gravità degli incidenti stradali. Nel documento si legge che "l’impatto tra un’automobile che viaggia a 50 km/h e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l’utente leggero della strada, e che al contrario l’impatto a 30 km/h non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze".
I vantaggi spiegati in Consiglio comunale
La riduzione degli incidenti non sarebbe l'unica conseguenza positiva: abbassare il limite di velocità vorrebbe dire anche limitare l'inquinamento atmosferico e acustico. La maggioranza che ha approvato il progetto assicura anche che non ci saranno effetti negati. Questo vuol dire che se l'idea venisse attuata non "condizionerebbero negativamente i tempi medi di percorrenza". Anzi, eviterebbero "accelerate e frenate che consumano più carburante, producono maggiore smog e sono più pericolose per la sicurezza".
Ma che tempo avranno i cittadini per adeguarsi a questo nuovo limite? Il consigliere comunale della Lista Sala che ha presentato la proposta, Marco Mazzei, rassicura che "bisognerà dare del tempo ai cittadini prima di introdurre la misura. Come successo già in altre città. La logica, però, sarà quella di estendere davvero la zona 30 a tutta la città, con alcune eccezioni che dovranno essere studiate. È un provvedimento che può essere attuato quasi a costo zero".