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Il Consiglio comunale di Brescia nega la commemorazione ad Alexei Navalny, l’opposizione: “Inspiegabile”

La maggioranza dei consiglieri comunali di Brescia ha votato contro la proposta di commemorare con una manifestazione pubblica la morte di Alexei Navalny. Per l’opposizione si tratta di “una scelta inspiegabile”.
A cura di Enrico Spaccini
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La maggioranza del Consiglio comunale di Brescia si è opposta alla commemorazione di Alexei Navalny con un minuto di silenzio e una fiaccolata. A renderlo noto sono i consiglieri dell'opposizione, dei gruppi Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Fabio Rolfi sindaco, con una nota: "Una scelta inspiegabile", hanno scritto, "che ancora una volta pone Brescia in contrasto con le posizioni atlantiste e con il collocamento europeo che la nostra città dovrebbe avere".

La proposta della commemorazione di Alexei Navalny

La proposta di dedicare una manifestazione pubblica e un minuto di silenzio alla memoria dell'oppositore politico al regime di Vladimir Putin era stata formalizzata in aula da Paolo Fontana, capogruppo di Forza Italia. Come riporta il Corriere della Sera, il presidente del Consiglio, Roberto Rossini, aveva spiegato che "come tutti i casi che riguardano cittadini non bresciani, si passa da un accordo nella conferenza capigruppo".

Dopodiché la minoranza ha chiesto e ottenuto di mettere ai voti la proposta di commemorazione e tutti i consiglieri del Pd, della lista Civica Laura Castelletti, Brecia Capitale, Brescia Attiva e Sinistra a Brescia hanno votato contro.

La nota della minoranza

"Dopo la spaccatura della sinistra sul voto alla mozione contro l'antisemitismo oggi registriamo un'altra preoccupante posizione ufficiale della nostra città in materia di politica internazionale", hanno comunicato le opposizioni attraverso una nota. Secondo i consiglieri della minoranza, questa decisione metterebbe la città "in contrasto con le posizioni atlantiste e con il collocamento europeo che la nostra città dovrebbe avere".

Il dito è puntato contro la sindaca Castelletti: "Ormai sotto scacco di una sinistra estrema che fa andare Brescia nella direzione opposta rispetto al resto d'Europa", conclude la nota.

"Tanto rumore per nulla. Alle ore 19.00, il Consiglio Comunale di Brescia è stato sospeso per poter permettere a tutti i consiglieri di partecipare alla fiaccolata in ricordo di Alexei Navalny promossa da Azione, con l'unanime adesione delle forze politiche. Un momento di raccoglimento condiviso con la città che si è stretta insieme alla sua Sindaca per riaffermare i valori della democrazia e della libertà. Una manifestazione programmata da giorni che spegne sul nascere ogni polemica", si legge in una nota della dirigenza locale di Azione Brescia.

La spiegazione del Partito Democratico

Qualche ora dopo è arrivata una nota del Partito Democratico firmata da Roberto Cammarata, Segretario Unione Comunale Partito Democratico, e Roberto Omodei, Capogruppo PD in Loggia. Si legge: "Spiace rilevare che il centrodestra in aula utilizzi il ricordo di Alexej Navalny per imbastire una triste e speciosa polemica in aula. Tradizionalmente, la Loggia riserva le commemorazioni del Consiglio Comunale a persone bresciane o che abbiano illustrato la città con il loro impegno, come è stato fatto anche oggi per Maria Fida Moro (consigliera a Brescia nei primi anni Novanta) e per Redento Peroni, ferito della strage di Piazza Loggia".

E ancora: "Così come stravagante risulta la richiesta che sia il Consiglio Comunale ad organizzare una fiaccolata in sua memoria: è giusto che siano le forze politiche a farlo, come infatti si terrà oggi pomeriggio in Largo Formentone e a cui la comunità democratica parteciperà convintamente. Sarebbe più opportuno che la destra spendesse parole più chiare di condanna al regime totalitario di Vladimir Putin, che la Lega, per bocca del suo leader, avrebbe volentieri “scambiato” con Mattarella. La morte di Navalny è da attribuire alla piena responsabilità del regime autoritario di Vladimir Putin, che mostra nuovamente al mondo la sua vera faccia. A chi come noi si è sempre schierato e ha lavorato perché Brescia divenisse una città ospitale per i dissidenti politici, non possono certo essere date lezioni a riguardo da parte di chi si limita a proporre espressioni di solidarietà postuma. Noi, oggi come ieri, stiamo con chi si oppone a Putin".

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