Il consigliere Fumagalli del M5s si traveste da Formigoni: “Questa legge è una finta riforma sanitaria”
Travestimento questa sera nell'aula del consiglio regionale lombardo a Palazzo Pirelli, dove è in corso la discussione delle proposte delle opposizioni alla legge di riforma della sanità. Il consigliere del Movimento Cinque Stelle, Marco Fumagalli, ha indossato infatti una giacca color salmone per "vestire i panni" di Roberto Formigoni, motivando così la sua scelta: "Dal momento che i contenuti della (non) riforma sono in perfetta continuità con il modello della sanità regionale pensato da Formigoni e portato avanti da Maroni, ho provato a vestire i panni del Celeste per tentare di comprendere come si possa continuare a promuovere un modello in cui nel rapporto fra pubblico e privato, a eguali diritti non corrispondono uguali doveri". La giacca ricorda quella messa in palio per i suoi follower proprio dall'ex governatore lombardo nel 2012: "Formigoni ha dato inizio a un rapporto tra sanità pubblica e privata in Lombardia che purtroppo ha portato a numerosi scandali e noi con le nostre proposte cercheremo di riportare il tutto sulla retta via" ha aggiunto Fumagalli in aula.
Consegnate anche delle foto di Formigoni ai rappresentanti della giunta
"Vi consegniamo anche le fotografie dell'ex presidente Formigoni – ha dichiarato Fumagalli mentre i suoi colleghi del gruppo del M5s si sono avvicinati ai rappresentanti della giunta presenti in quel momento in aula, ovvero il il sottosegretario Fabrizio Turba e l'assessore all'ambiente Raffaele Cattaneo – perché siamo dell'opinione che questa legge sia una prosecuzione di quello che era il suo disegno. È giusto quindi riportare qui la sua immagine perché a sua immagine e somiglianza stiamo facendo una legge di finta riforma della sanità lombarda"
Fumagalli: Intollerabile che Regione Lombardia non faccia tesoro dei suoi errori
"È intollerabile che Regione Lombardia non faccia tesoro dei propri errori, ma prosegua imperterrita su di una strada che devia dal modello nazionale e si pone come distorsiva dell’intero sistema sanitario nazionale – ha aggiunto Fumagalli – Non si tratta di un pregiudizio ideologico, ma semplicemente di non sperperare le ingenti risorse del Pnrr, ottenute grazie al lavoro di Giuseppe Conte in Europa, per le esigenze di profitto del grande gruppo di turno e non per le esigenze legate alla cura, alla prevenzione e alla salute dei cittadini".