Il consigliere comunale Monguzzi: “Serve cambiare area C e B per limitare le polveri sottili a Milano”
L'aria di Milano ha superato le soglie massime di inquinante Pm10 per 54 giorni dal 1° gennaio a oggi. Equivale a un giorno alla settimana di aria cattiva. L'anno non è ancora finito, ma gli sforamenti del 2024 sono già di più rispetto a tutto il 2023, quando le giornate fuori limite sono state 49. E così si allontana sempre di più l'obiettivo di restare sotto il limite di 35, come invece suggerirebbero le direttive dell'Unione Europea.
L'aria più inquinata nell'ultima settimana è stata, secondo i dati di ARPA Lombardia, quella respirata venerdì 6 e sabato 7 dicembre 2024, quando nell'intera città di Milano e nell'hinterland la quantità di Pm10, le polveri sottili nell'aria, ha superato la soglia massima di 50 microgrammi per centimetro cubo.
"Area C e area B sono due ottime iniziative per contrastare l'inquinamento – ha commentato Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi ed ex assessore all'ambiente e al traffico di Regione Lombardia – ma sono gestite malissimo: le auto in ingresso invece che diminuire aumentano".
Come andrebbero cambiate area B e area C
"L'assessora alla mobilità di Milano, Arianna Censi, racconta un sacco di balle e nasconde i dati – continua Monguzzi – Area B e C funzionano dalle 7:30 alle 19:30. In questa fascia, in area C entrano mediamente tra le 80 e le 90 mila auto. Prima e dopo ne entrano 50 mila: se li nascondo trucco tutti i dati. Ma se aumenta il traffico cresce anche lo smog: dati dell'Arpa alla mano, il Pm10 a Milano è prodotto al 45% dal traffico".
La soluzione, secondo il consigliere, è modificare i criteri di accesso alle zone a traffico limitato, concedendo l'ingresso non sulla base di fasce orarie ma in base ai bisogni delle persone: "Bisogna prendere tutti quelli che entrano a Milano e capire chi sono, da dove arrivano, che esigenze hanno e le deroghe vanno date solo a chi non può non utilizzare l'auto".
Cosa fare quando l'aria è troppo inquinata
All'aumento dello smog e delle polveri sottili si lega anche uno studio dell'Agenzia per la Tutela della Salute (Ats) della Regione Lombardia, che suggerisce ai cittadini soluzioni da adottare per proteggersi dall'inquinamento. L'agenzia, in particolare, raccomanda "la limitazione dell’esposizione, evitando fasce orarie e luoghi particolarmente trafficati", non solo per soggetti a rischio che soffrono di patologie respiratorie ma anche per i cittadini sani.
"Quando lo smog è oltre i livelli di allarme non si può fare più nulla – spiega Monguzzi – per dissipare il Pm10 ci vorrebbero 5-6 giorni di blocco di tutta la pianura padana, cosa non praticabile. I consigli dell'Ats sono giusti: si dovrebbe evitare di fare sport all'aria aperta e stare lontani dagli incroci trafficati. Ma bisogna che i cittadini siano informati".
La proposta di Monguzzi: un'applicazione per avvisare i cittadini
Un altro aspetto da migliorare, secondo il consigliere comunale, è proprio l'informazione dei cittadini: "Quando l'inquinamento sale, in Comune stanno tutti zitti. Serve attivare misure di prevenzione per non arrivare ai livelli di allarme, ma bisogna anche informare le persone quando questi limiti vengono superati. Serve un'applicazione che inviti i cittadini a non usare l'auto e dia loro consigli sanitari su come comportarsi".