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Chiara Ferragni e Fedez, le news sui Ferragnez

Il consigliere che candidò i Ferragnez all’Ambrogino d’Oro: “Sono pentito, ma non glielo toglierei”

Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, nel 2020 aveva candidato Chiara Ferragni e Fedez all’Ambrogino d’Oro che poi hanno vinto. Oggi Fratelli d’Italia vuole togliergli la benemerenza, ma il consigliere anche se a Fanpage.it si dice “pentito” non ha intenzione di sostenere la revoca.
A cura di Enrico Spaccini
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Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Milano Alessandro De Chirico e Federico Lucia e Chiara Ferragni alla cerimonia di consegna dell'Ambrogino d'oro nel 2020 (foto da Facebook e LaPresse)
Il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Milano Alessandro De Chirico e Federico Lucia e Chiara Ferragni alla cerimonia di consegna dell'Ambrogino d'oro nel 2020 (foto da Facebook e LaPresse)
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Sono passati tre anni da quando Chiara Ferragni e Federico Lucia (Fedez) sono entrati mascherina al volto a Palazzo Marino per ritirare l'Ambrogino d'oro: la massima onorificenza di Milano. Insieme erano riusciti a raccogliere abbastanza fondi da permettere la realizzazione di una nuova terapia intensiva all'ospedale San Raffaele in piena pandemia da Covid-19 aiutando la città a fronteggiare l'emergenza.

Ora il caso della finta beneficenza con i pandori Balocco che vede coinvolta l'imprenditrice cremonese rischia non solo di avere conseguenze sulla reputazione, ma anche di cancellare quanto di buono fatto allora. Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio comunale Riccardo Truppo è intenzionato a proporre una mozione che porti alla discussione sulla revoca della medaglia d'oro, ma Alessandro De Chirico, che nel 2020 candidò i Ferragnez, non ci sta: "I fatti che stanno emergendo sono molto gravi", ha dichiarato a Fanpage.it il capogruppo di Forza Italia, "ma il merito per quanto fatto tre anni fa rimane e non deve essere rimosso".

La candidatura di Ferragni nel 2018 affossata dalle polemiche

Era il 2018 quando Chiara Ferragni venne candidata per la prima volta all'Ambrogino d'Oro. Cinque anni fa era già la fashion influencer più seguita al mondo e Gianluca Comazzi, al tempo capogruppo di Forza Italia (ora è consigliere comunale), propose il suo nome alla Commissione Benemerenze definendola: "Professionista di enorme successo, con un fatturato di circa 10 milioni di dollari e un'azienda che dà lavoro a una ventina di persone e decine di consulenti".

Oltre per il dibattito sul fatto che Ferragni è nata a Cremona, e non a Milano, la sua candidatura non venne accolta anche a causa delle polemiche che si erano sollevate in seguito alla festa a sorpresa organizzata da lei per i 29 anni di Fedez. Il rapper era stato fatto arrivare in un supermercato di CityLife dove gli era stato consentito di prendere tutto quello che voleva. A quel tempo, De Chirico era tra gli oppositori alla candidatura di Ferragni.

La vittoria nel 2020 dopo la raccolta fondi

Sarà lo stesso De Chirico, due anni più tardi, a proporre la doppia candidatura dei Ferragnez all'Ambrogino d'Oro. "Si erano fatti promotori di una raccolta fondi che ha ottenuto un risultato importantissimo", ha spiegato il capogruppo di Forza Italia a Fanapage.it, "e lo stesso professore Alberto Zangrillo (primario dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale al San Raffaele, ndr) in questi giorni ha ribadito l'importanza di quanto hanno fatto. Quindi, il merito di allora rimane e non deve essere cancellato".

"Mi sono confrontato con Truppo", ha continuato De Chirico, "gli ho detto che avrebbe fatto meglio a parlarne prima con me, semplicemente perché sarebbe stato più opportuno informarmi così da farmi preparare una risposta per la stampa. È una loro battaglia, se raccoglieranno le firme la mia non l'avranno di certo".

Il consigliere sottolinea come "i fatti che stanno emergendo sono molto gravi e sicuramente la giustizia farà il suo corso", e che quindi "se c'è stata una truffa Ferragni pagherà l'errore". Tuttavia, continua De Chirico, "credo che da quando è stato istituito l'Ambrogino d'Oro ci sarà stato senz'altro qualcun altro che si è comportato male dopo aver ottenuto l'onorificenza, non sono i primi e non saranno gli ultimi".

De Chirico: "Mi sono pentito di averli candidati"

De Chirico, dunque, è contrario alla revoca dell'onorificenza data a Ferragni e Lucia, ma si dice piuttosto "pentito" per averli candidati nel 2020. "Innanzitutto per i modi arroganti, sopratutto di Fedez, che come anche in questa vicenda anziché stare in silenzio difende la moglie in maniera sboccata e sgarbata", afferma il capogruppo di Forza Italia, "si sta cercando di difendere con le unghie dicendo anche falsità, come quelle sull'ospedale in Fiera, e con sufficienza".

Il sindaco di Milano Beppe Sala ha già dichiarato di non avere intenzione di esercitare il veto sull'eventuale revoca dell'Ambrogino: "Lascerò al Consiglio ogni tipo di riflessione", ha detto il primo cittadino. Posizione che non è piaciuta all'opposizione: "Non cerchi di scaricare come al solito il barile sugli altri", lo incalza De Chirico, "è il sindaco che si deve occupare della revoca".

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