Il consigliere Bussolati: “Regione Lombardia garantisca il rimborso a chi deve pagarsi il tampone”
"Migliaia di cittadini sono costretti a pagare il tampone di tasca propria a cifre inaccettabili perché il sistema sanitario regionale non è in grado di garantirglielo". A dichiararlo è il consigliere regionale del Partito democratico Pietro Bussolati, secondo il quale "la Regione deve intervenire", garantendo il il rimborso "a chi ha la ricetta medica ma deve ricorrere al privato a pagamento a causa della disorganizzazione del pubblico e dell’incapacità della Giunta regionale lombarda di garantire i diritti dei cittadini". Sono state diverse le segnalazioni di strutture private che hanno aumentato il prezzo dei tamponi rispetto al periodo precedente il boom di contagi.
Bussolati: "Serve un prezzo fisso e generalizzato"
Secondo il consigliere dem, la giunta regionale dovrebbe "imporre un prezzo fisso e generalizzato sui tamponi molecolari che valga per tutte le strutture, non solo per i centri autorizzati dalla Regione. Non basta che il prezzo sia solo consigliato, con la conseguente giungla tariffaria". Il caos legato ai tamponi è stato evidente in alcune città lombarde, come Milano e Monza , dove i tamponi sono arrivati a costare anche 150 euro. Non è stata salvata nemmeno Brescia, dove le lunghe code al drive trough in Fiera hanno portato a ore e ore di attesa per avere la possibilità di fare un tampone rapido o molecolare. La task force regionale per i tamponi ha predisposto l'apertura oggi, giovedì 30 dicembre, di un nuovo punto a Gallarate, in provincia di Varese, ma vicino a Milano. "Il sistema di tracciamento e dei tamponi è andato in tilt e le risposte di Fontana e Moratti sono inadeguate" ha concluso Bussolati.