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Il Comune le vieta di seppellire il padre con il resto della famiglia: “Volevo riunire due vite”

La donna voleva seppellire il padre recentemente scomparso nell’ossario in cui ci sono già i resti di un altro familiare a cui era molto legato. Il Comune glielo impedisce, differendo da quanto avviene in quasi tutto il resto d’Italia.
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È una tradizione da sempre, e consentita in quasi tutta Italia, quella di seppellire insieme due o più persone che in vita sono state molto unite. Succede solitamente con i coniugi o, in generale, con le famiglie.

Si ritiene che farli riposare nello stesso loculo sia un modo per farli rincontrare dopo la morte, per riaffermare quel rapporto indissolubile creato in vita.

Ma c'è un comune italiano che lo vieta, scatenando la tristezza di una figlia che voleva seppellire il padre morto di recente con il resto della famiglia.

Vietato seppellire insieme i morti

Succede a Gessate, in provincia di Milano, dove Roberta Anna Cesani voleva far riposare il padre insieme al resto della famiglia, seppellita nel cimitero comunale.

La donna voleva infatti depositare l'urna con le ceneri del padre, recentemente venuto a mancare, nell'ossario in cui sono già custoditi da tempo i resti di un altro loro familiare.

Quando ha fatto la richiesta alla direzione del cimitero, però, ha scoperto che questo non era possibile, in virtù di una norma comunale che impedisce la tumulazione di due defunti insieme.

Il dispiacere di Roberta

Secondo quanto riporta Prima La Martesana, la signora Cesani ha così deciso di scrivere una lettere alla sindaca di Gessate, Lucia Mantegazza, per chiedere le motivazioni di questa regola che differisce da quanto avviene in quasi tutto il resto d'Italia.

"Sono rimasta stordita perché non capisco l’assurdità di tale regola e mi sono chiesta: ma se nei Comuni limitrofi è possibile tumulare le urne di due persone che nella vita hanno intrapreso un cammino insieme perché a Gessate non si può fare? Perché Gessate si deve distinguere?", ha scritto.

"Ci saranno sicuramente validi motivi, mi auguro, – ha poi chiarito – però nulla è immodificabile. Avrei voluto avere la possibilità di unire due vite che non ci sono più nello stesso ossario, ma la burocrazia me lo ha impedito".

In realtà, come sottolinea la stessa signora Cesani, anche al Comune converrebbe consentire, su richiesta, la tumulazione di due defunti nello steso ossario perché risparmierebbe spazio all'interno del cimitero.

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