Il Comune dove il Pd si allega con la Lega (e Forza Italia e Fratelli d’Italia si spaccano)
La curiosa alleanza. C'è un paesino, 13mila anime nella Bassa Bresciana, dove Lega e Partito Democratico vanno d'amore e d'accordo, al punto da esprimere un candidato sindaco unico. Mentre la coalizione di destra, legata più che mai a livello nazionale, si spacca e presenta tre differenti nomi sul tavolo.
Succede a Carpenedolo, dove i partiti di Matteo Salvini e Elly Schlein si compattano sulla candidatura di Luca Franzoni per le prossime elezioni comunali di maggio. Il nome è già noto in paese: il manager, esponente del Carroccio, si era già candidato a primo cittadino leghista nel 2019, con tanto di appoggio dei vertici della Lega.
Oggi torna in corsa con l'appoggio a sorpresa dei dem, che compaiono nella lista comune "Impegno Civico". Salgono pertanto a tre i candidati alla poltrona di Carpenedolo: oltre a Luca Franzoni, correranno per la carica di sindaco anche Viviana Durosini (civica appoggiata da Forza Italia, anche senza il simbolo del partito in lista) e Tiziano Zigliani (Fratelli d'Italia).
Il sindaco che lavora in smartworking da Dubai
Non certo la prima stranezza del centro bresciano, dove il sindaco uscente di Forza Italia Stefano Tramonti già aveva fatto parlare di sé come il "sindaco in smartworking": al suo secondo mandato, il primo cittadino in carica dal 2014 negli ultimi tempi lavorava spesso da Dubai, dove si sono appena trasferiti moglie e figli, partecipando alle riunioni da remoto. "Non sono mai stato il classico sindaco da ufficio, certamente, ma non sono mai mancato a un appuntamento istituzionale e lo continuerò a fare fino a maggio, quando scadrà il mio mandato", aveva dichiarato al tempo Tramonti. "Ho sempre lavorato per il mio paese".
Il commento dei cittadini di Carpenedolo
Oggi quel giorno è arrivato. E la notizia della stretta di mano tra Pd e Lega fa discutere in primis gli abitanti di Carpenedolo, chiamati a breve alle urne per scegliere il proprio sindaco. "Hanno perso in partenza per questa assurda alleanza, la coerenza fondamentale", il commento di un cittadino. Frenato da altri compaesani: "In un piccolo comune ci si può accordare tra persone civili per fermare la costruzione di un ecomostro, nell'interesse di tutti i cittadini. È questione di buonsenso", in riferimento alla recente autorizzazione del sindaco uscente Tramonti per la costruzione di un maxi impianto di smaltimento rifiuti.