37 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il Comune di Milano approva il patrocinio per il Pride 2024, l’assessore Bertolé: “È una scelta di civiltà”

Il Comune di Milano approva il patrocinio al Pride. Lo fa dal 2011 a differenza della Regione Lombardia che, anche quest’anno, non ha dato il suo sostegno. L’assessore a Welfare e Salute: “Scelta di civiltà quella di stare dalla parte di chi difende i diritti umani”.
A cura di Matilde Peretto
37 CONDIVISIONI
(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Dopo il no della Regione Lombardia, è la volta del sì del Comune. Palazzo Marino ha approvato, come ogni anno, il patrocinio al Milano Pride 2024 che si terrà il 29 giugno. Lo ha deciso la Giunta comunale nella seduta di oggi, giovedì 6 giugno. In una nota pubblicata, l'amministrazione ha ribadito il suo impegno "a favore dei diritti della comunità Lgbtqia+". L'assessore al Welfare e Salute, Lamberto Bertolé, ha commentato: "È una scelta di civiltà quella di stare dalla parte di chi difende i diritti umani nella loro complessità".

La parata più colorata della città di Milano è giunta alla sue 23esima edizione e quest'anno si farà con il sostegno del Comune. Ma anche con l'appoggio di altre amministrazioni comunali dell'hinterland, alle quali si aggiungono enti come la Commissione europea e il Politecnico di Milano. Partirà dalla Stazione Centrale, arriverà all'Arco della Pace e si concluderà in tarda serata.

La Giunta ha motivato l'approvazione del patrocinio ribadendo "l'impegno a favore dei diritti della comunità Lgbtqia+ e contro ogni forma di discriminazione". L'assessore a Welfare e Salute, Lamberto Bertolé, ha detto che il Comune non si smentisce neanche quest'anno, "come fa ormai dal 2011, cioè da quando la città è amministrata dal centrosinistra ed è a fianco dei cittadini e delle cittadine che celebrano il Milano Pride".

Aggiunge: "Riteniamo che sia una scelta di civiltà quella di stare dalla parte di chi difende i diritti umani nella loro complessità". L'assessore ricorda, infine, che "negli ultimi anni, infatti, alle storiche rivendicazioni del movimento si sono affiancati temi più ampi che riguardano tutte le forme di discriminazione: dal razzismo al sessismo, dallo stigma nei confronti di chi è affetto da malattie sessualmente trasmesse all'ageismo. Portare queste tematiche sul palco del Pride dimostra quanto le battaglie della comunità Lgbtqia+ travalichino i confini".

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views