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Il comune affitta uno spazio alla casa editrice neofascista

La casa editrice Ritter, nota per le sue pubblicazioni di estrema destra, presenta un libro in uno spazio comunale al Municipio 8 di Milano. L’Anpi protesta e organizza un presidio: “Non è accettabile”.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto da Facebook
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Per questa sera, a partire dalle 19:30, è previsto al Centro di aggregazione multifunzionale di via Lessona a Milano la presentazione del libro Borovnica e altri campi di prigionia di Tito, scritto da Franco Giuseppe Gobbato e pubblicato dalla casa editrice Ritter. Nota per pubblicare libri di estrema destra, sta facendo discutere come la Edizioni Ritter sia riuscita a ottenere la concessione dello spazio pubblico del Municipio 8. Il presidente della sezione Anpi ‘Carla Del Rosso' di Quarto Oggiaro, Roberto Paternoster, ha invocato un presidio prima dell'inizio dell'evento in programma.

Lo stratagemma usato da Edizioni Ritter

"La Edizioni Ritter si dichiara una libreria specializzata in ‘storia militare, fascismo e nazionalsocialismo'. Ha come simbolo un pugno ferrato, come quello utilizzato dalla 17esima divisione delle SS naziste", ha scritto in un comunicato Paternoster, "riteniamo che sia indegno oltre che sprezzante nei confronti della nostra città che una casa editrice/libreria di questo tipo ottenga spazi che sono del Comune di Milano".

Secondo quanto ricostruito finora, pare che la casa editrice sia riuscita a ottenere in concessione il Cam utilizzando una "associazione contigua che li supporta nell'aggirare le regole stabilite", ovvero il ‘Comitato 10 Febbraio‘ che si occupa di tramandare il ricordo delle vittime delle Foibe. Tanto che Silvano Olmi, presidente nazionale dell'associazione si collegherà da remoto per un "saluto iniziale".

"Come maggioranza prendiamo assoluta distanza dai promotori"

"Non è accettabile che si possa prevedere la concessione di spazi pubblici a chi pubblica, edita e fa propaganda a testi che inneggiano alla superiorità della razza, antisemiti, testi antipartigiani, dileggianti e offensivi nei confronti della Resistenza italiana, patrimonio costituzionale comune, dei suoi caduti per la libertà, dell'olocausto", ha ribadito Paternoster.

Alle proteste dell'Anpi, ha risposto subito la presidente del Municipio 8 Giulia Pelucchi: "La procedura con cui sono stati affittati gli spazi è stata esclusivamente amministrativa", ha scritto sul suo profilo Facebook, "come maggioranza prendiamo assoluta distanza dai promotori e ribadiamo con orgoglio i valori democratici e antifascisti su cui si fonda il nostro paese e la nostra città, medaglia d'oro nella lotta di Liberazione". Pelucchi si è poi impegnata a "rivedere le modalità di concessione degli spazi, per evitare che si ripetano situazioni analoghe".

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