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La mantide di Parabiago

Il complice della Mantide di Parabiago confessa: “Adilma voleva morta pure la mamma di Fabio Ravasio”

Ancora un interrogatorio nei confronti di uno dei complici di Adilma Pereira Carnerio, conosciuta con il soprannome della Mantide di Parabiago, accusata di aver architettato un piano che ha portato all’uccisione del marito Fabio Ravasio per impadronirsi dell’eredità. A raccontare il piano della donna sarebbe stato Marcello Trifone, anche lui in passato sposato con la donna: “Adilma sperava che la donna non sopravvivesse al lutto del figlio, che morisse di cuore. Se non fosse morta, sarebbe stato necessario sopprimerla per poi manipolare anche il padre di Fabio”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, mercoledì 25 settembre, si è svolto un ulteriore interrogatorio nei confronti di uno dei complici di Adilma Pereira Carnerio, conosciuta con il soprannome della Mantide di Parabiago. La donna è accusata di aver architettato un piano che ha portato all'uccisione del marito Fabio Ravasio per impadronirsi dell'eredità. Tra i complici c'è anche Marcello Trifone: anche lui in passato era sposato con Carneiro.

Al pubblico ministero di Busto Arsizio, Ciro Caramaro, ha spiegato di voler chiedere scusa alla famiglia della vittima, che è stata travolta da un'automobile mentre era in sella alla sua bicicletta, e ha raccontato i dettagli di quanto pianificato: "Ha capito che Adilma non lo amava e che tutto quello che gli raccontava erano bugie, parte di un disegno preciso, volto ad accumulare soldi e beni degli uomini che riusciva a far innamorare", ha spiegato l'uomo che è assistito dall'avvocato Andrea Toscani.

In alcune intercettazioni, Carnerio avrebbe chiesto a Trifone di dichiararsi gay di fronte agli inquirenti. Anche il 51enne sarebbe stato raggirato, secondo il legale che lo assiste, dalla Mantide. Avrebbe infatti sottratto i soldi dell'eredità che il padre avrebbe lasciato all'uomo: "Adilma era riuscita a sottrargli tutto, sfruttando la sua fragilità e convincendolo addirittura di essere in condizioni di indigenza". Quel denaro sarebbero stati trasferiti su alcuni conti correnti in Brasile e sarebbero spariti nel nulla. Difficilmente potranno essere rintracciati.

Durante l'interrogatorio, Trifone ha spiegato che il figlio della donna, Igor Benedito, sarebbe stato alla guida dell'automobile che avrebbe investito Ravasio: indossava una parrucca nera con lunghi capelli lisci, un vestito bianco e dei guanti. Il 51enne invece era sul lato del passeggero. Avrebbe poi rivelato che la donna sperava che morisse anche la madre della vittima: "Adilma sperava che la donna non sopravvivesse al lutto del figlio, che morisse di cuore. Se non fosse morta, sarebbe stato necessario sopprimerla per poi manipolare anche il padre di Fabio".

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