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“Il compleanno, poi la tragedia inenarrabile”: a Comabbio lo strazio per le vittime della frana

“Un momento di gioia si è trasformato in una tragedia inenarrabile”. La sindaca di Comabbio, in provincia di Varese, ha comunicato il dolore di tutta la comunità per la morte di Gianluca Pasqualone, Silvia Brocca, e Alabama Guizzardi, 10 anni. Tre vite spezzate dalla frana che ieri si è abbattuta sulla località turistica di Chiesa in Valmalenco, in provincia di Sondrio. Ferito gravemente il figlio della coppia.
A cura di Simone Gorla
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Da sinistra, Silvia (madre), Leonardo e Gianluca (padre)
Da sinistra, Silvia (madre), Leonardo e Gianluca (padre)

"La frana di ieri a Chiesa di Valmalenco ha trasformato un momento di gioia in una tragedia inenarrabile, una breve vacanza si è trasformata in un dramma fatale". È la sindaca di Comabbio, Marina Paola Rovelli, a trasmettere il dolore di un'intera comunità per le vite spezzate di tre concittadini, travolti dal fiume di fango che ieri si è abbattuto sulla località turistica in provincia di Sondrio.

Frana in Valmalenco: il dolore dei concittadini di Alabama, Silvia e Gianluca

Gianluca Pasqualone, 45 anni, Silvia Brocca, 41 anni, sono morti. Il figlio Leo, 5 anni, è in gravi condizioni all'ospedale di Bergamo. Con loro c'era la piccola Alabama Guizzardi, 10 anni, figlia di amici di famiglia. I suoi genitori si trovavano in macchina poco più avanti, ma lei aveva voluto rimanere con il suo amichetto. Il veicolo su cui viaggiavano è stato trascinato via dalla corrente. La devastazione ha isolato un intero paese.

La sindaca di Comabbio: Nessuna parola può raccontare la disperazione

Il gruppo si trovava nella località montana per festeggiare il compleanno della ragazzina. "Nessuna parola può in questo momento raccontare il dolore e la disperazione di genitori, fratelli, parenti e amici coinvolti per la perdita degli affetti più cari", scrive la prima cittadina di Comabbio, in provincia di Varese. "È questo il momento del rispetto, della vicinanza silenziosa, del raccoglimento intorno a coloro che devono affrontare il domani senza avere accanto chi amano dal profondo. Il loro futuro e il nostro, segnati per sempre, devono poter essere ricostruiti senza invasioni o pressioni, protetti anche nella loro stessa sofferenza, e insieme a tutta la comunità possono, con calma e tempo ridisegnare un progetto di vita".

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