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Omicidio di Sharon Verzeni a Bergamo

Omicidio Sharon Verzeni, il compagno Sergio Ruocco interrogato per 5 ore: “Non credo di essere stato di grande aiuto”

Sergio Ruocco è stato interrogato per cinque ore dai carabinieri di Bergamo. Il 38enne avrebbe ripercorso le ultime ore trascorse con Sharon Verzeni, prima che la 33enne venisse uccisa in strada il 30 luglio a Terno d’Isola.
A cura di Enrico Spaccini
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Per cinque ore Sergio Ruocco è stato interrogato come persona informata sui fatti dai carabinieri del Comando provinciale di Bergamo in merito all'omicidio della sua compagna, Sharon Verzeni. Il 38enne, uscito dalla caserma via delle Valli, ha fatto subito rientro a casa senza parlare ai cronisti. Tuttavia, come riporta il Corriere della Sera, si sono sentite in lontananza alcune parole che descriverebbero il colloquio che si era appena concluso: "Mi hanno chiesto le solite cose", ha detto l'idraulico di Terno d'Isola, "com'era la vita di Sharon, come andava tra noi e anche dei suoi rapporti di lavoro. Purtroppo non credo di essere stato di grande aiuto".

Il racconto di Sergio Ruocco ai carabinieri

Quello che si è tenuto ieri, martedì 13 agosto, è stato il secondo interrogatorio per Ruocco. Il 38enne si è presentato in caserma senza avvocato e avrebbe sostanzialmente ripercorso quanto aveva già raccontato il 30 luglio, poco dopo l'arrivo di Sharon Verzeni in ospedale al Papa Giovanni XXIII già morta per le tre coltellate alla schiena, che le avevano perforato i polmoni, e una quarta, più superficiale, al petto.

Ruocco aveva raccontato di aver trascorso la serata del 29 luglio insieme a Sharon sul divano della loro abitazione di Terno d'Isola. Intorno alle 22, l'idraulico afferma di essere andato a letto perché si sarebbe dovuto svegliare presto l'indomani mattina per andare al lavoro. Il 38enne ha poi detto di non essersi accorto che Sharon era uscita intorno alla mezzanotte per andare a camminare e che non era rientrata.

A svegliare Ruocco sarebbero stati i carabinieri. Il suo alibi avrebbe già trovato conferme dalle immagini delle telecamere di due abitazioni vicine che, dopo la 33enne, non avrebbero ripreso nessun altro uscire dalla loro casa.

I prossimi passi dell'indagine

Sharon è stata uccisa mentre camminava lungo via Castegnate alle 00:50 del 30 luglio. L'autopsia non ha rilevato alcuna ferita da difesa e nessuno avrebbe sentito la 33enne urlare prima dell'accoltellamento. A partire da ieri, 13 agosto, i carabinieri di Bergamo e Zogno hanno iniziato a sentire tutti i residenti della zona di via Castegnate alla ricerca di qualche elemento utile all'indagine.

I carabinieri del Ros stanno continuando ad analizzare oltre cento ore di filmati delle telecamere, mentre i Ris di Parma si stanno occupando degli accertamenti scientifici sugli abiti di Sharon. L'obiettivo è individuare una traccia di Dna dell'assassino, ancora senza nome.

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