Il compagno di Santanché e la moglie di La Russa comprano e rivendono una villa in un’ora: indaga la Procura
La Guardia di Finanza avrebbe ricevuto l'incarico da parte della Procura della Repubblica di Milano di indagare sulla compravendita della villa in Versilia che fu del sociologo Francesco Alberoni. A insospettire gli inquirenti è il fatto che l'immobile è stato acquistato e rivenduto un'ora dopo dal compagno di Daniela Santanché e della moglie di Ignazio La Russa.
Secondo quanto riferisce Ansa, i magistrati milanesi sarebbero a un punto di svolta nell'indagine che vede al centro la compravendita della villa di Alberoni a Forte dei Marmi. L'ipotesi è che dietro quell'operazione immobiliare ci fosse, in realtà, un'attività di riciclaggio volta a reperire fondi per la società Visibilia Editore, già di proprietà dell'attuale ministra del Turismo Santanché, e sommersa dai debiti.
L'immobile sarebbe infatti stato acquistato a gennaio del 2023 da Dimitri Kunz D'Asburgo, compagno di Daniela Santanché, e da Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato Ignazio La Russa al prezzo di 2,45 milioni di euro. Dopo neanche un'ora dall'atto notarile, la villa sarebbe stata rivenduta all'imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni. A insospettire gli inquirenti sono proprio le tempistiche, molto brevi, con cui sarebbe avvenuta la compravendita.
La replica di Laura De Cicco
Intanto la moglie di La Russa a un giornalista di Ansa ha dichiarato:
"La mia partecipazione all'acquisto e rivendita della casa del compianto professor Alberoni è avvenuta tutta alla luce del sole e la plusvalenza a me riferibile – assai inferiore a quanto si legge, detratte tasse e spese per professionisti, notaio, manutenzione e miglioramento della villa da rivendere – è stata da me incassata ed è sempre rimasta nella mia disponibilità".
E poi Laura De Cicco ha proseguito:
"Dall'inizio della trattativa per l'acquisto avvenuta su proposta dello stesso prof. Alberoni, al giorno del rogito, è trascorso un anno e non un giorno ed è passato quasi metà anno dal preliminare di vendita col contestuale versamento al prof. Alberoni di una parte cospicua del prezzo convenuto dallo stesso professore in base ad una perizia da lui fatta fare. Il prezzo è stato fissato dallo stesso professore in guisa tale da invogliare all'acquisto a patto di poter avere già al preliminare parte non marginale del prezzo che gli era necessario per liberare i numerosi coeredi comproprietari dell'immobile ereditato".
Santanché indagata anche per truffa
Intanto la ministra Santanché risulterebbe indagata, dalla stessa Procura, anche per truffa ai danni dell'Inps. Durante la pandemia, le sue società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria avrebbero messo in cassa integrazione tredici dipendenti, costringendoli però a lavorare ugualmente.
A proposito dell'indagine per truffa, la ministra ha fatto sapere che per ora non prende in considerazione l'ipotesi di dimettersi dal dicastero del Turismo: "Dopo la decisione del giudice dell’udienza preliminare, per rispetto del governo e del mio partito farò una seria e cosciente valutazione di questa vicenda", ha dichiarato.
Inoltre continuano le indagini per falso in bilancio e bancarotta sulla società Visibilia, di cui Santanché è stata fondatrice e presidente. Il suo successore, Luca Ruffino, si è suicidato lo scorso 5 agosto in circostanze ancora da chiarire.