Il compagno di Nataly Quintanilla ha detto di averla uccisa per errore durante un gioco erotico
Un gioco erotico finito male. Così, al termine dell'interrogatorio in cui ha confessato l'omicidio della compagna, Pablo Gonzalez Rivas, ha raccontato cosa è accaduto nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorso, quando della donna si è persa ogni traccia. Il 48enne ha poi raccontato che "preso dal panico", ha deciso di disfarsi del corpo. Così dopo aver infilato il corpo in un borsone, lo ha abbandonato lungo una strada nella zona di Cassano d'Adda. Ora le forze dell'ordine sono a lavoro per rinvenire la salma della donna.
La confessione del compagno di Jhoanna Nataly Quintanilla
L'uomo ha negato non solo di aver ucciso volontariamente la baby sitter, ma anche di averne smembrato il corpo: se dice la verità lo sapremo solo quando il borsone sarà rinvenuto. Sì, perché per confermare o meno la sua versione, è nello stesso interesse di Pablo Gonzalez Rivas che il copro di Nataly sia rinvenuto: sarà infatti l'autopsia a essere determinante per chiarire cosa è accaduto. Al momento l'uomo rimane accusato di omicidio volontario e di occultamento di cadavere, accuse per le quali rischia una pena massima che prevede l'ergastolo.
I tentativi di depistare le indagini
L'uomo che oggi è crollato di fronte agli inquirenti e al peso delle sue contraddizioni, ha tentato nelle scorse settimane di convincere tutti che la donna si fosse allontanata volontariamente, raccontando che aveva più volte parlato di farla finita, e che stava attraversando un periodo particolarmente difficile. Parole e ricostruzioni respinte nettamente dagli amici e dai conoscenti della donna, che invece non hanno mai creduto all'allontanamento volontario. Oggi c'è la certezza, con la confessione arrivata poche ore fa, che Nataly purtroppo non tornerò a casa.