Il collezionista di libri d’arte: “Ho disegni originali e dediche di Miró, Chagall, Warhol e Neruda”
Andrea Pellicani, artista e designer di Albairate (Milano), è un collezionista di libri d'arte impreziositi non solo dalla firma degli autori ma anche da disegni originali realizzati ad hoc. Da Chagall a Miró, da Einstein a Neruda, passando per Pomodoro e Wahrol. Oltre 450 pezzi per un valore totale, da lui stimato, di 100.000 euro. Fanpage.it lo ha incontrato per farsi raccontare come è nata la passione per questo tipo di collezionismo.
Andrea, quando è iniziato il tutto?
Circa 13 anni fa, quando ho unito la mia passione per i libri e per l'arte. Ho iniziato vedendo i grandi artisti che autografavano i libri e lasciavano anche un disegnino originale. Sono opere d'arte vere che impreziosiscono ulteriormente il libro, ancor più di una tela o di un normale foglio.
Circa 450 pezzi di collezione, come li hai raccolti?
Li ho cercati un po' dappertutto: dai mercatini ad altri appassionati, alcune volte persino online, raffinando di volta in volta la ricerca perché il falso è dietro l'angolo.
Ti è mai capitato di comprare una copia che non si è rivelata autentica?
Sì, una volta ho preso un Picasso e ammettere che probabilmente è un falso mi è costato molto.
Collezionare impone sacrifici?
Sì e molti. Ma io ho fatto una scelta, ho deciso di rinunciare a spese che altri fanno come viaggi, cambio macchina o vestiario e mettevo via i soldi per arricchire la mia collezione di nuovi pezzi.
Il collezionismo può diventare una dipendenza?
Sì, si sfiora la ludopatia. Il collezionista vero fa fatica a volte a fermarsi. A volte spendi anche quando non li hai. Io ci ho dovuto fare i conti e non ho mai ecceduto, per fortuna.
Quanto vale la tua collezione?
Attualmente secondo me il valore di mercato si aggira intorno ai 100.000 euro. Ovviamente io ho speso molto meno.
Quali i nomi di artisti più illustri dei libri che hai raccolto finora?
Ho Chagall, Miró, Andy Wahrol, Pablo Neruda. Ho comprato anche un libro di Einstein dentro al quale ho trovato un ritaglio di giornale su cui si intravede la sua firma. La farò verificare, ma dovesse rivelarsi vera sarebbe proprio una chicca.
Hai appena inaugurato una personale ad Albairate con una perfomance durante la quale hai dato fuoco ad una tua opera. Perché?
Ho ideato quest'opera, "La guerra dei mondi", dedicata alla guerra e ho deciso di sensibilizzare su quanto possa costare veder distrutto qualcosa a cui tieni. La guerra questo fa. Tutte le opere della mostra saranno in vendita e il 50 per cento del ricavato sarà devoluto a favore dei rifugiati ucraini.