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Il centro estivo non ha un infermiere, bimba disabile costretta a restare a casa: la denuncia del papà

Roberta è una ragazzina con disabilità che non potrà partecipare al centro estivo scolastico. Il motivo? Non c’è un infermiere. Il padre ha quindi sporto denuncia.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Dopo l'ennesima assenza dell'operatore infermieristico che ha impedito a Roberta di recarsi al centro estivo scolastico, abbiamo sporto denuncia all'autorità di polizia giudiziaria": a dirlo – tramite un post su Facebook – è Fortunato Nicoletti, padre di una ragazzina con disabilità e noto per essere presidente del comitato famiglie disabili lombarde.

A chi è rivolta la denuncia

La denuncia, pur essendo contro ignoti, è rivolta in realtà a persone e autorità ben precise: "L'ente gestore accreditato che eroga la assistenza domiciliare, l'unità valutazione multidimensionale della Asst, l'agenzia di tutela della salute, il comune per la parte sociale e soprattutto Regione Lombardia – continua il papà di Roberta – alla quale da anni offriamo collaborazione e anche soluzioni".

Le accuse a Regione

Nel lungo post, Nicoletti lancia accuse precise a Regione: sostiene che continui a smantellare l'assistenza territoriale dove quella domiciliare ha un ruolo fondamentale: "Un sistema completamente privato e privatistico che pur con la parolina magica "accreditato" non permette nessun intervento o soluzione pubblica e genera un flusso di denari e potere immenso".

Quanto costa un giorno di ricovero ospedaliero

Stando alle stime pubblicate dal presidente su Facebook, un giorno di ricovero ospedaliero costerebbe circa 1.300 euro contro i cento euro che invece costa l'assistenza a domicilio: "Chiaramente non spetta a noi stabilire di chi siano le responsabilità e di quale gravità possano essere, ma almeno ora potremo scoprirlo".

Il papà di Roberta: Non ci spaventa nulla

All'impossibilità di Roberta di poter partecipare al centro estivo, papà Fortunato ha deciso di prendere in mano la situazione: "Di fronte all'unica vera minaccia ricevuta formalmente e per iscritto proprio ieri di interrompere l'assistenza a Roberta nel caso non avessimo sottoscritto e condiviso un piano assistenziale individualizzato impossibile da condividere per quanto inadeguato".

Nicoletti ribadisce di essere pronto ad affrontare qualsiasi cosa accadrà: "Non ci spaventa niente perché chi vive una esperienza come la nostra, coi mostri e i draghi ci combatte tutti i santi giorni".

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