Il caso di Luca Nascimbene, sospeso dai Nas dopo un giorno da medico di base a Lodi: “Verifiche sul titolo di studio”
Negli ultimi giorni è balzato agli onori della cronaca il caso di Luca Nascimbene: il 2 gennaio scorso l'uomo ha preso servizio come medico di base a Vizzolo Predabissi, comune che si trova in provincia di Lodi, e dopo un solo giorno è stato sospeso dai carabinieri del Nas per "mancanza di requisiti".
Dal canto suo Nascimbene, come ha specificato in numerose interviste, ha affermato di aver studiato medicina all'estero e precisamente in Irlanda: "Cinque anni, all'estero c'è più pratica e meno teoria".
Cos'è successo a Vizzolo Predabissi
Il 27enne è arrivato nello studio di Vizzolo Predabissi – un comune che conta quattromila abitanti e si trova tra Milano e Lodi – il 2 gennaio.
L'incarico gli era stato affidato ufficialmente dall'Azienda socio sanitaria territoriale Melegnano e Martesana. L'assegnazione, come accade per tutti, era avvenuta sulla base di un'autocertificazione. Documenti sui quali l'Asst farebbe una verifica, ma a campione. Tra le autocertificazioni vagliate sarebbe finita quindi anche quella del giovane.
Il 2 gennaio, come raccontato dal quotidiano Il Corriere della Sera che ha intervistato Nascimbene, i carabinieri del Nas dopo aver fatto visita prima allo studio, che hanno trovato chiuso perché l'orario di visita era terminato e poi all'ospedale a cui fanno riferimento i dottori del territorio, lo avrebbero sospeso per "mancanza di requisiti". Sembrerebbe infatti che non ci sia la copia originale della laurea in Medicina.
Nascimbene, che non riuscirebbe a capire da dove sia partita questa anomalia, ha però precisato di aver chiesto il riconoscimento del titolo, che sostiene aver conseguito all'estero, al ministero della Salute. In attesa che vengano svolte tutte le verifiche del caso, l'Asst gli avrebbe comunque tolto il ricettario e bloccato la possibilità di accedere ai portali del Servizio sanitario. Sarebbero state inoltre annullate le prescrizioni già in mano ai pazienti. Nel frattempo verrà aperto un ambulatorio medico temporaneo per garantire l'assistenza ai 1.750 cittadini che sono rimasti senza medico di base.
Le parole della sindaca
A essere molto preoccupata per l'accaduto è la sindaca di Vizzolo Predabissi: "L’Amministrazione Comunale di Vizzolo Predabissi esprime forte preoccupazione e si ritiene parte lesa in merito alla recente assegnazione, effettuata dall’ASST Melegnano Martesana, di un medico di famiglia, il dott. Luca Nascimbene, che è stato immediatamente sospeso dopo un solo giorno di esercizio, in attesa di verifica della sua idoneità ad esercitare la professione".
E ancora: "Questa situazione ha suscitato allarme tra i cittadini, che si sono trovati in una condizione di disequilibrio e timore. Pur riconoscendo che l’assegnazione è avvenuta secondo quanto previsto dalla normativa (DPR 28/12/2000 n.445 e LR 22/2021), l’Amministrazione Comunale mette in discussione e critica fortemente la legge regionale dimostratasi profondamente inadeguata in merito ad un tema tanto delicato ed impattante sulla popolazione, stigmatizzando la mancanza di una puntuale verifica preliminare dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione medica".
"Il Comune di Vizzolo Predabissi ha messo a disposizione tutti gli strumenti necessari per favorire l’arrivo dei medici nel nostro territorio, come il supporto logistico e l’offerta di spazi attrezzati, e continua a impegnarsi affinché i cittadini possano avere un’assistenza sanitaria adeguata e tempestiva. A maggior ragione, quindi, errori come quello verificatosi non possono essere tollerati, soprattutto in un ambito così importante per la nostra comunità. L’Amministrazione Comunale continuerà a monitorare la situazione e a collaborare fattivamente con l’ASST per garantire la tutela del diritto alla Salute di tutti i cittadini di Vizzolo Predabissi".