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Il caro affitti mette gli studenti in fuga da Milano: in Statale i fuorisede crollano del 14 per cento

Calano le immatricolazioni all’università pubbliche milanesi. Alla Statale ci sono 500 studenti provenienti da fuori regione in meno, mentre a Milano-Bicocca diminuiscono di 60.
A cura di Enrico Spaccini
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Non è ancora finito ottobre e per le università milanesi è già tempo di bilancio. Per alcuni corsi di laurea le iscrizioni sono ancora aperte, d'altro canto, però, non è certo che chi si è iscritto in un ateneo non decida di ritirarsi o di andare a studiare da un'altra parte entro gennaio. Quello che emerge dai dati forniti dalle università pubbliche milanesi, in particolare Statale e Milano-Bicocca, è quindi un quadro parziale destinato a cambiare.

Tuttavia, può essere paragonato a quello analogo relativo allo stesso periodo dello scorso anno accademico. Confrontando i dati del 23 ottobre 2023 con quelli di 365 giorni fa, appare evidente come la crescita costante che aveva caratterizzato gli ultimi anni deve fare i conti con una prima, decisa, frenata. Sia Statale che Bicocca stanno registrando un calo delle immatricolazioni che, anche se si esprime in poche decine di punti percentuali, è segnale del fatto che qualcosa sta cambiando. A influire è anche il calo degli studenti provenienti da fuori regione, in particolare nella Statale dove si registra quasi un -14 per cento, probabilmente scoraggiati anche dal caro affitti che attanaglia le case di Milano.

Alla Statale i fuorisede in calo del 14 per cento

Al 23 ottobre l'Università Statale di Milano conta in tutto 16.160 immatricolazioni. L'anno scorso, invece, erano 16.207, quindi ci sono 47 nuovi iscritti in meno (-0,29 per cento). La facoltà che ha subito il calo più significativo è quella di Scienze e tecnologie, che con 2.526 immatricolati registra un -14,05 per cento rispetto all'anno scorso, quando erano 2.939. Senza considerare Mediazione linguistica e culturale, che riaprendo dopo la sospensione di un anno segna un +418,40 per cento, l'incremento più ampio riguarda la facoltà di Scienze agrarie e alimentari con il +10,78 per cento (da 779 a 863).

Guardando ai tipi di corso, l'unico che riporta un segno negativo è quello relativo alle lauree specialistiche e magistrali con un -8,29 per cento. Crescono, seppur leggermente, i numeri delle lauree a ciclo unico (+0,65 per cento) e le triennali (+2,04 per cento) con 215 immatricolazioni in più rispetto all'anno scorso.

Il dato forse più rilevante che emerge dalle immatricolazioni fino a ottobre è il numero di matricole che provengono da altre regioni. Rispetto all'anno scorso ci sono 512 studenti in meno che decidono di trasferirsi in Lombardia per studiare, quindi il -13,72 per cento. In generale, quindi, l'università Statale passa dal +3 per cento delle immatricolazioni registrato nell'anno accademico 2022-23 al -0,29 per cento di quest'anno.

Stabili i numeri di Milano-Bicocca

È negativo il bilancio anche per l'università Milano-Bicocca e, come per la Statale, si parla di decimi di percentuale. Quest'anno, ancora a ottobre, le nuove matricole sono 11.165, mentre lo scorso anno erano 11.217 (quindi -0,24 per cento). L'unico tipo di corso a registrare un calo significativo è quello della laurea magistrale con ciclo unico di 5 anni, che passa da 1.321 a 1.069. In crescita, seppur leggera, il corso triennale (da 6.742 a 6.788) la magistrale (da 2.961 a 3.086) e la magistrale con ciclo unico di 6 anni (da 193 a 222).

Meno impattante, invece, il calo degli studenti provenienti da fuori regione. L'anno scorso erano 2.187 in tutto, mentre quest'anno 2.127, quindi sono 60 in meno.

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