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Il capotreno gli chiede il biglietto e lui lo aggredisce: è un ingegnere americano

Lo scoppio d’ira dell’uomo, cittadino statunitense e incensurato, ha bloccato l’Intercity diretto in Svizzera per quasi un’ora nella stazione di Como San Giovanni. Il 43enne è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione con pena sospesa.
A cura di Francesca Del Boca
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Una scena come se ne sentono tante, sui treni di tutta Italia. Il controllare che passa tra i vagoni a chiedere il biglietto, uno dei passeggeri che si rifiuta di mostrare il titolo di viaggio. E se prima sono solo lamenti, con il passare dei minuti il clima diventa diventa sempre più pesante. Fino ad arrivare alla vera e propria aggressione.

È successo anche all'altezza della stazione di Como San Giovanni, sopra un convoglio in direzione Svizzera. Qui un uomo, 43 anni, è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e porto abusivo di coltello. E stavolta, a stupire gli agenti, non è stata solo la violenza: l'aggressore, infatti, è un cittadino degli Stati Uniti. Ingegnere, incensurato. Processato stamattina per direttissima nel Tribunale di Como, si è scusato davanti al giudice ed è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione (con pena sospesa).

La vicenda sul treno diretto a Zurigo

L'uomo viaggiava su un treno in direzione Zurigo in possesso di un semplice biglietto regionale. Per questo il controllore del convoglio, una volta esaminato il titolo di viaggio, l'ha invitato a scendere alla prima stazione. Fatto che ha scatenato l'ira incontrollabile del cittadino statunitense, che prima ha aggredito il capotreno e il controllore (minacciandoli anche con un coltello) e poi i poliziotti chiamati per farlo ritornare alla calma.

Così l'uomo, B.J.W., ha bloccato l'Intercity diretto in Svizzera per quasi un'ora: l’intervento è durato infatti oltre 50 minuti, senza che il treno potesse ripartire dalla stazione comasca di San Giovanni.

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