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Elezioni comunali Milano 2021

Il candidato sindaco “pistolero” Bernardo dà dei “pistola” agli elettori di Sala

In una lettera inviata oggi al quotidiano “La Verità” il candidato sindaco di centrodestra a Milano Luca Bernardo ha bollato come “pistola” (stupidi, ndr) gli elettori del sindaco uscente Sala. Il primo cittadino milanese ha replicato: “A questi livelli di volgarità non si può scendere”. Controreplica di Bernardo: “Volgare io? Sono un uomo del popolo”. Curiosamente proprio il porto d’armi e la pistola portata da Bernardo in ospedale erano stati al centro di polemiche. Adesso il nuovo scivolone.
A cura di Francesco Loiacono
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Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra, in una lettera inviata oggi al quotidiano "La Verità" ha bollato come "pistola" "quelli che al netto delle mie urla mancanti andranno a votare Sala". A Milano dare del "pistola" a qualcuno è un insulto, al pari di chiamarlo "pirla": significa sostanzialmente bollare qualcuno come stupido. Fino ad ora la campagna elettorale a Milano si era mantenuta su toni civili, anche perché sostanzialmente non esiste: l'esito delle elezioni del 3-4 ottobre 2021 appare scontato, con la molto probabile rielezione del sindaco uscente Beppe Sala, e dall'altra parte si sono sommate una serie di errori e problemi nella coalizione di centrodestra che hanno indebolito ulteriormente un candidato già debole perché poco conosciuto e indicato all'ultimo momento, dopo un'impressionante serie di defezioni.

Adesso Bernardo ha forse scelto di alzare i toni nel tentativo di recuperare qualche voto. Il suo tentativo poco elegante ha però ricevuto diverse reazioni negative, in primis quella del giornalista Mario Giordano, al quale la lettera era indirizzata, che ha stigmatizzato le parole del candidato dicendo: "Ci sono mille modi migliori di ‘aprire gli occhi' agli elettori: scelga il suo. Ma lo faccia. Una campagna elettorale serve a quello. A farsi capire. Non a dare dei ‘pistola' agli elettori che non hanno capito".

Sala: A questi livelli di volgarità non si può scendere

In mattinata è poi arrivata la replica di Sala, che solo qualche giorno fa aveva ribadito la sua linea soft nei toni: "Oggi il dottor Bernardo invia una lettera a un quotidiano e testualmente dà dei "pistola' a quelli che voteranno per me – ha detto il sindaco uscente in un video pubblicato sui social -. Ora finché insulta me lasciamo anche andare, ma insultare centinaia di migliaia di milanesi che hanno votato per me e che mi auguro voteranno per me non ci sta. Siamo a Milano, siamo in una grande città dove il senso democratico non si è smarrito mai. Per cui dottor Bernardo, capisco che la campagna elettorale non sta andando come le sue aspettative ma a questi livelli di volgarità non si può scendere".

La controreplica: "Volgare io? Sono un uomo del popolo"

Sempre a un video su Facebook è stata affidata la controreplica di Bernardo, che però è rivolta solo a Sala e non contiene un minimo di scuse ai suoi elettori: "Caro sindaco uscente, mi sembri un po' nervosetto, mi sembri un po' agitato. Non sarà forse perché immaginavi di vincere le elezioni dimenticandoti che in democrazia scelgono i cittadini? I cittadini milanesi decideranno chi sarà il 3 e 4 (ottobre, ndr) la loro guida. Mi hai dato del volgare perché ho usato il termine ‘pistola'. Ebbene volgare vuol dire volgo, vuol dire popolare. Ebbene sì, io sono uomo del popolo, quel popolo che tu non hai visto e con cui non ti sei mai confrontato – ha detto il candidato di centrodestra -. Quel popolo che tu non vedi fuori da Palazzo Marino, che sono quelli che tu pensi invisibili, che i nostri radical chic non vedono, che sono gli uomini e le donne che sono per strada, non possono lavarsi, non possono mangiare, sono abbandonati. Ebbene io ieri sera ero con loro. Forse sarebbe meglio che tu facessi una passeggiata la sera e parlassi con i tuoi cittadini. Ripeto: io sono e sarà sempre un uomo del popolo".

Bernardo e il caso della pistola in ospedale

Curiosamente ad alimentare le polemiche di questi ultimi minuti c'è un termine, pistola, che è stato al centro di uno degli scivoloni di Bernardo: il pediatra-candidato, dopo una rivelazione del consigliere regionale dei Radicali Michele Usuelli, ha infatti ammesso di avere il porto d'armi e di aver portato la pistola nel suo ospedale, il Fatebenefratelli, che ha poi dichiarato che non ne era al corrente. La coincidenza è stata troppo ghiotta per non alimentare battute: "Con tutti gli epiteti che poteva scegliere proprio ‘pistola' doveva utilizzare? Scelta a dir poco farsesca nel suo caso…", ha dichiarato l'attuale capogruppo del Pd a Palazzo Marino Filippo Barberis, candidato consigliere. "Agli elettori occorre portare rispetto. Sempre. Anche e soprattutto per quelli che non ti votano", ha scritto Barberis in una nota.

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