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Il candidato sindaco del centrodestra a Milano Bernardo ha denunciato Usuelli per il “caso pistola”

Il candidato sindaco del centrodestra a Milano Luca Bernardo ha denunciato per diffamazione a mezzo stampa il consigliere regionale lombardo Michele Usuelli che in un’intervista aveva dichiarato come il direttore del reparto di Pediatria del Fatebenefratelli girasse in ospedale con la pistola. Bernardo ha detto che l’arma “è in cassaforte da anni” e che ora “ci penserà la magistratura”.
A cura di Filippo M. Capra
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Luca Bernardo (LaPresse)
Luca Bernardo (LaPresse)

L'aveva annunciato, è passato ai fatti. Il candidato sindaco a Milano per il centrodestra Luca Bernardo ha denunciato per diffamazione a mezzo stampa il consigliere regionale lombardo di +Europa Michele Usuelli per il "caso pistola". Usuelli, in un'intervista, aveva accusato il direttore del reparto pediatrico dell'ospedale Fatebenefratelli di girare armato in ospedale, anche in corsia. Alle dichiarazioni del consigliere, avevano fatto seguito altre di Bernardo, il quale aveva ammesso di aver portato con sé la pistola in ospedale ma mai in corsia. Bernardo aveva inoltre spiegato di essere in possesso di un porto d'armi occulto per difesa personale.

Bernardo: La pistola è in cassaforte da anni, ho denunciato Usuelli

In un'intervista concessa a Telelombardia, il candidato del centrodestra ha confermato di aver depositato la denuncia in Procura contro Usuelli, dicendo: "Mi dispiace che una certa parte della sinistra usi queste bassezze elettorali per fare campagna contro una persona che viene dalla società civile", aggiungendo che "deciderà la magistratura". Per quanto riguarda la concessione del porto d'armi per difesa personale, Bernardo ha detto di non aver ricevuto minacce di morte, "ma quando si hanno dei ruoli e delle competenze purtroppo ci sono persone che possono o no apprezzare o essere particolarmente instabili, anche dei pazienti". Il direttore di Pediatria del Fatebenefratelli ha detto che "c’erano delle modalità che mi davano preoccupazione, questa preoccupazione è stata trasmessa ed è stato deciso di darmelo". Prima di congedarsi, ha concluso dicendo che l'arma è chiusa da anni in cassaforte in quanto in questo momento "sono assolutamente tranquillo" e non ha ricevuto minacce: "Non è che io vivevo con l’arma e l’arma viveva con me", ha infine chiosato.

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