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Il cadavere di una donna affiora dalle acque del Lago Maggiore

Sono stati i passanti a dare l’allarme, nel tardo pomeriggio di ieri 16 giugno. Ancora sconosciuta l’identità del cadavere affiorato tra le acque del Lago Maggiore: gli inquirenti al lavoro con le autorità svizzere.
A cura di Francesca Del Boca
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Sono stati i passanti, a notare che qualcosa di strano affiorava dalle acque del Lago Maggiore. Così ieri sera è stato recuperato il cadavere di una donna, di età apparente intorno ai 50/60 anni, nel tratto di costa che va tra i comuni di Maccagno con Pino e Veddasca e Tronzano Lago Maggiore. La donna senza vita indossava calzature blu, leggings neri e una felpa fucsia con il cappuccio. Inutile l'intervento dei soccorritori che hanno tentato di rianimarla, presenti sul posto Sul posto insieme ai vigili del fuoco del soccorso acquatico. I carabinieri della compagnia di Luino, cui sono state affidate le indagini, sono in contatto con le autorità svizzere per capire se negli ultimi giorni siano arrivate denunce di scomparsa, che per il momento non risultano da parte italiana. La procura ha disposto lo spostamento della salma all’obitorio dell’ospedale di Varese.

Il precedente

Pochi giorni fa, lo stesso ritrovamento tra le acque del canale Muzza tra Paullo e Settala (hinterland di Milano). A marzo, invece, un corpo è spuntato dallo specchio del lago di Garda: si trattava di una ragazza trentenne la cui identità, anche in questo caso, era sconosciuta.

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