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Il bilancio del Comune taglia sul welfare, l’assessore Bertolè: “Serve maggiore sostegno dal Governo”

Nel bilancio per il 2022 il Comune di Milano taglia le spese sul welfare, perché meno vincolate di altre. A risentirne soprattutto residenzialità per anziani e contributi alla persona, già danneggiati dall’inflazione. Ma l’assessore Lamberto Bertolè è sicuro di avere nuovi fondi entro luglio e a Fanpage.it dice: “Il governo deve sostenere maggiormente gli enti locali”.
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Quest'anno l'approvazione del bilancio di previsione del Comune di Milano è stata una vera odissea. Mancavano almeno 200 milioni per far quadrare i conti. Il Sindaco Beppe Sala ha provato a iniziare una complessa battaglia con il gigante Mario Draghi per poi ricordarsi che, per vincere, gli conveniva far finta di essere "Nessuno".

E, infatti, dopo aver dichiarato di "non avere alcuna fiducia in un governo che non ascolta la città", ha liquidito la sua stessa affermazione come una battuta ironica. Così ha ottenuto di poter utilizzare i soldi avanzati nel 2021 per far fronte almeno a una parte delle perdite: circa 150 milioni su 200.

I tagli al welfare

Per far quadrare i conti, però, deve comunque tagliare le spese. E, ovviamente, si parte dal welfare. Certo, non perché per la giunta Sala il welfare sia un settore meno importante di altri. Ma perché – spiega l'assessore al welfare Lamberto Bertolè a Fanpage.it – "sono le spese meno vincolate, in quanto non sono soggette a contratti. E quindi sono quelle che in questa prima fase dovevano essere sospese".

"Era più facile – continua Bertolè – sospendere dal welfare che dal trasporto pubblico, dai rifiuti o dal costo dei dipendenti e dai mutui in essere". Ma è lo stesso assessore a rassicurare: "In fase di assestamento, invece, grazie alla buona gestione, recupereremo altre risorse e la priorità sarà innanzitutto andare a rimpinguare chi è stato penalizzato nella prima fase".

Bertolè si aspetta, quindi, a luglio ulteriori risorse per poter fare bene il suo lavoro, quello che conosce da prima di entrare in politica visto che è dal 1998 che lavora come operatore sociale. E come lui lo aspettano i milanesi che, in questi mesi, si sono visti tagliare gli aiuti da parte del Comune.

"In realtà – spiega a Fanpage.it l'assessore – il totale delle risorse per il welfare è rimasto stabile, perché abbiamo compensato i tagli rispetto agli anni scorsi con fondi europei e altri fondi di finanziamento. Ma alcuni di questi sono vincolati ad ambiti specifici e quindi rispetto al passato abbiamo di più per alcuni servizi e di meno per altri".

I tagli principali sono infatti concentrati negli ambiti "residenzialità per gli anziani e contributi alle persone". Non proprio due settori privi di necessità in questo momento di aumento dei costi della vita. Ed è anche per questo che Bertolè spera di avere più risorse entro luglio.

La necessità di sostenere gli enti locali

"Il tema di sostenere gli enti locali maggiormente – aggiunge – è centrale in questo momento, in cui abbiamo maggiori bisogni sociali, l'inflazione che aumenta, la necessità di pagare meglio e di più gli operatori del terzo settore a causa dell'aumento costo della vita. Il tutto a fronte di un calo dei trasferimenti di denaro da un assessorato all'altro e l'aumento del costo del trasporto pubblico, che per il Comune di Milano è sempre più alto".

"Ogni nuova linea della metropolitana costa molto in termini di gestione. Finanziarne quindi la costruzione è molto importante, ma se non si sostiene anche la gestione i Comuni devono fare tutto con le proprie risorse e quindi tagliare su altro. Allora, se vogliamo fare in modo che gli enti locali non facciano solo trasporto pubblico, bisogna sostenerli e finanziarli", conclude Bertolè.

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