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Il 54enne che ha accoltellato la compagna e la figlia di lei: “Ero ubriaco, non ricordo cos’è successo”

Il 54enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo aver accoltellato la compagna e la figlia di lei. Davanti al gip di Monza, l’uomo non ha saputo dare una spiegazione al suo gesto.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stato interrogato questa mattina, martedì 10 ottobre, il 54enne che nelle prime ore di domenica scorsa ha accoltellato la compagna e la figlia della donna in una villetta di via Casati ad Arcore. L'uomo è stato arrestato in flagranza per tentato omicidio e davanti al gip del Tribunale di Monza ha spiegato: "Le ho aggredite io, ero ubriaco", aggiungendo di essere stato lui a chiamare i carabinieri. Le due donne sono entrambe ancora ricoverate, ma non sarebbero in pericolo di vita.

L'aggressione nella notte di domenica

L'aggressione è avvenuta intorno alle una di notte di domenica 8 ottobre. Darius D., 54enne kossovaro, ha colpito otto volte con un coltello la sua compagna Alexandra, 44enne di origine ucraina, nella sua villetta di via Casati ad Arcore e la figlia 20enne di lei.

Alcuni vicini hanno raccontato che i litigi all'interno di quella casa erano frequenti. Spesso si sentivano anche diverse urla. Domenica, però, a differenza delle altre volte, in via Casati sono arrivate in pochi minuti sei gazzelle dei carabinieri, i vigili del fuoco, due ambulanze, due auto mediche e l'elisoccorso. Ad attenderli fuori c'era proprio il 54enne.

L'interrogatorio per la convalida dell'arresto

"Le ho aggredite io, ma non ricordo cosa sia successo", ha ammesso il 54enne davanti alla gip Elena Sechi durante l'udienza di convalida dell'arresto, "ero ubriaco, sono ancora frastornato". Il pm della Procura di Monza Alessandro Pepè ha chiesto per lui la convalida della custodia cautelare in carcere e, al momento, la difesa di Darius non avrebbe presentato richieste alternative.

La 44enne, colpita anche al collo, è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale San Gerardo di Monza. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sua figlia, invece, si trova al Niguarda di Milano e anche lei sarebbe in miglioramento. "Spero che la mia compagna non sia in gravi condizioni", ha aggiunto il 54enne, "comunque sono stato io a chiamare i carabinieri".

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