Ignoti entrano nella villetta di Samarate dove sono state uccise Stefania e la figlia Giulia: si indaga
Qualcuno è entrato nella villetta di Samarate, l'abitazione in cui lo scorso 4 maggio Alessandro Maja avrebbe ucciso la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia e dove è stato ferito gravemente anche il figlio Nicolò. Come confermato a Fanpage.it, sul posto sono intervenuti i carabinieri guidati dalla comandante di Busto Arsizio Annamaria Putortì.
Dallo sciacallaggio al furto: le ipotesi al vaglio
I militari, in questo momento, stanno cercando di capire se in zona ci siano delle telecamere così da poter analizzare le immagini. Non è esclusa alcuna ipotesi: dallo sciacallaggio e fino al furto. Di certo, è stata una mossa – oltre che avventata – macabra visto che proprio tra quelle mura si è consumato un efferato omicidio. Dai primi risultati dell'autopsia, sembrerebbe che l'uomo abbia colpito tutti e tre con un martello: ha prima ucciso la moglie Stefania, che si trovava in salotto, e poi la figlia. Giulia avrebbe provato a difendersi probabilmente perché era sveglia.
L'uomo è ancora ricoverato in Psichiatria
Dopo essersi scagliato su di lei, il padre avrebbe provato a uccidere anche il figlio Nicolò. Il 23enne è però sopravvissuto e adesso si trova ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Varese. Ha riportato un trauma cranico importante e il dubbio è che non possa ricordarsi nulla di quella terribile notte. Si trova ancora in ospedale anche Maja che, dopo essere stato portato in carcere a Monza, è stato trasferito nel reparto di Psichiatria dell'ospedale San Gerardo. Non appena sarà dimesso, sarà trasferito in carcere e sarà possibile fissare l'interrogatorio.