Identificato il cadavere “mummificato”: il corpo era stato trovato in un campo di grano

È di Kabil Lekbir, il cadavere che lo scorso 21 ottobre è stato trovato in un campo a Verdello, comune in provincia di Bergamo. Il corpo era stato trovato "mummificato": a trovarlo era stata una donna che stava passeggiando, tra la zona di via 2 Giugno e De Gasperi, con il suo cane.
L'uomo, che aveva 44 anni, era scomparso da Milano lo scorso 5 agosto. Era stato il fratello a denunciarne la scomparsa. Il 44enne viveva in zona San Siro. Al momento del ritrovamento, vicino al corpo, era stata trovata la fotocopia del permesso di soggiorno e il passaporto.
Il fratello ne aveva denunciato la scomparsa il 5 agosto
C'erano quindi pochi dubbi circa la possibilità che il cadavere non appartenesse a Lekbir. Per avere la conferma era però necessaria l'autopsia. Il fratello di Kabil, aveva poi raccontato al giornale BergamoNews, che l'ultima volta che aveva sentito il fratello era stato il 5 agosto. Da quel giorno più nulla. Adesso bisognerà capire cosa è successo.
Il caso potrebbe essere archiviato
I carabinieri, che indagano sul caso, stanno cercando di ricostruire gli spostamenti dell'uomo e soprattutto il motivo che lo hanno portato in quel campo. La zona è un'area di spaccio. Per questo motivo, tra le ipotesi degli inquirenti c'è quella che prevede che l'uomo si trovasse lì forse per acquistare o ancora spacciare droga.
Nessuna notizia però circa suoi eventuali precedenti. Probabilmente potrebbe essersi fermato lì per cercare un giaciglio o un riparo visto le alte temperature che in quei giorni avevano colpito tutta la Lombardia. Sempre secondo BergamoNews il caso potrebbe essere presto archiviato.