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I Verdi di Milano scaricano Carlo Monguzzi, Beppe Sala: “Un po’ d’aria fresca non fa male”

A partire dal 18 gennaio, Tommaso Gorini è il nuovo capogruppo dei Verdi al Consiglio comunale. Motivata come una mossa per dare “più spazio politico ai giovani”, per Carlo Monguzzi è solo un “appiattimento alla linea del sindaco”.
A cura di Enrico Spaccini
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Carlo Monguzzi e il nuovo capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, Tommaso Gorini (foto da LaPresse e Instagram)
Carlo Monguzzi e il nuovo capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, Tommaso Gorini (foto da LaPresse e Instagram)

Carlo Monguzzi non è più il capogruppo dei Verdi nel Consiglio comunale di Milano. A spodestare lo storico ambientalista è il consigliere Tommaso Gorini ed è bastata una mail di poche righe inviata alla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi: "Con la presente comunichiamo il cambio nominativo del capogruppo. Da oggi, 18 gennaio, 2024, sarà il consigliere Tommaso Gorini". La comunicazione, firmata anche da Francesca Cucchiara, non lascia spazio a spiegazioni anche se i motivi del cambio di guardia sembrano facili da ipotizzare.

I Verdi al Consiglio comunale di Milano

Nelle ultime elezioni comunali, tenute nel 2021, il partito Europa Verde aveva ottenuto il 5,1 per cento dei voti conquistando, così, tre seggi a Palazzo Marino. Il candidato che ha raccolto più preferenze è stato Monguzzi, con 1.259, seguito da Elena Grandi (737), Cucchiara (187) e Gorini (162). Quest'ultimo ha ottenuto un posto in consiglio perché Grandi è stata nominata assessora all'Ambiente a Verde. Ora, a distanza di poco più di due anni, Gorini ha spodestato Monguzzi.

"Crediamo sia giusto dare più spazio politico ai giovani anche perché vogliamo rappresentare questa generazione di giovani ecologisti che si sta battendo", hanno dichiarato Cucchiara e Gorini. Il motivo del cambio al vertice, però, sembra essere tutt'altro. I Verdi fanno parte della maggioranza, ma spesso attraverso Monguzzi si sono schierati contro le decisioni del sindaco Beppe Sala.

"Appiattimento alla linea del sindaco"

Solo due settimane fa l'ormai ex capogruppo definiva a Fanpage.it "assurdo" il fatto che il Comune chiedesse a Ultima Generazione i danni per l'imbrattamento del "dito" di Cattelan. Poi, ancora, quando la maggioranza paventava il successo di Area B, Monguzzi spiegava che i dati portati a sostegno di quella tesi erano parziali. Infine, la questione San Siro con l'ambientalista che ha più volte invitato il sindaco a fare di più per trattenere almeno l'Inter e convincerla "a ristrutturare il Meazza".

"C'è una questione di visione, di approccio che è diverso che vogliamo rimarcare", ha affermato Gorini intenzionato a portare avanti una "politica critica quando le cose non vanno bene ma anche più costruttiva". Cosa che Monguzzi interpreta come un "appiattimento alla linea del sindaco", quando invece "i Verdi devono essere leali ma indipendenti".

Chi non è di certo contrario a questa mossa politica è, appunto, Sala: "Un po' di aria fresca male non fa", ha commentato pur consapevole che "l'atteggiamento di Monguzzi non cambierà". Il primo cittadino ha affermato che se Gorini "mi pare si sia rivolto in maniera estremamente garbata" nei confronti dell'ex capogruppo dei Verdi, al contrario non avrebbe "visto la stessa attenzione ed educazione" in lui.

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