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I tre ragazzi morti carbonizzati in un magazzino a Milano non avevano via di fuga: dormivano al piano terra

Le tre vittime del rogo di questa notte in un negozio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni a Milano, zona Certosa, non avevano alcuna uscita di sicurezza.
A cura di Giorgia Venturini
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Sarebbero state imprigionati dalle fiamme senza alcuna via di fuga le tre vittime del rogo di questa notte in un negozio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3 a Milano, zona Certosa. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni e di una ragazza di 24 anni. Stando ai primi accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri, nel magazzino dove sono state trovate le vittime non c'era nessuna via d'uscita di sicurezza: lo stabile ha un unico ingresso pedonale e carraio sulla facciata del magazzino, quella che guarda sulla strada.

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I giovani sembrerebbero che stavo dormendo all'interno del magazzino: una di loro infatti è stata trovata con indosso un pigiama e nel magazzino sono stati trovati dei letti e alcune coperte. I corpi sono stati trovati in punti diversi, tutti al piano terra. Sopra, al primo piano, c'è una zona uffici collegata con una scala che è stata distrutta dalle fiamme. Da qui l'ipotesi che forse quel magazzino dove lavoravano era diventato anche un posto di fortuna dove trascorrere la notte. È tempo comunque di fare tutti gli accertamenti del caso: le indagini la Procura le ha affidate ai carabinieri. Certo è che le  vittime non hanno avuto scampo: in poco tempo sono state travolte dal fumo e dalle fiamme.

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Tra le cose ancora da chiarire ci sta cosa abbia provocato l'incendio. Per ora non si esclude nessuna pista investigativa. Tra le ipotesi al vaglio anche quella che si sia tratto di un gesto doloso, nessun corto circuito saltato dunque: si stanno accertando le voci che il proprietario del negozio fosse vittima di qualche minaccia ed estorsione. Ai carabinieri però non risultano precedenti denunce.

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