I russi protestano a Milano contro la guerra: “Siamo umani e combattiamo i disumani come Putin”
Si sono riuniti poco dopo le 14 di sabato 25 febbraio in piazza dei Mercanti a Milano. A pochi passi dal Duomo una ventina di membri dell'associazione "Russi contro la guerra in Ucraina e per la Russia libera" hanno voluto esprimere il loro dissenso verso il conflitto iniziato un anno fa.
"Il 24 febbraio 2022 – si legge in russo su fogli bianchi tenuti in mano da una donna e da una bambina – la Russia ha invaso l'Ucraina, ha distrutto le città, ha portato via tanti bambini. Siamo qui perché siamo assolutamente contro tutto questo".
A dirlo sono appunto cittadini russi. Tanti arrivati nel nostro Paese pochi giorni dopo lo scoppio della guerra. "Ho fatto la mia scelta – racconta a Fanpage.it uno di loro -. In Russia è impossibile esprimere liberamente la propria opinione. I miei familiari sono rimasti lì, mi capiscono, ma è molto difficile parlare con loro di questo argomento".
Una storia simile a quella di un'altra signora presente in piazza: "Sono di Mosca – spiega – e poco dopo l'invasione dell'Ucraina ho lasciato la Russia, non potevo più stare lì, dove la gente ha paura di dire la verità".
La propaganda di Putin
"Sono di San Pietroburgo – dice a Fanpage.it una delle organizzatrici della manifestazione -, vivo in Italia dal 1995 e quando è scoppiata la guerra per me è stato terribile. Sono qui oggi non solo per dare sostegno agli ucraini, ma anche per essere la voce dei russi che non possono parlare".
"Perché – continua la donna – in Russia chi non la pensa come Putin può solo rimanere in silenzio. La propaganda, poi, ha dato i suoi frutti: alcuni miei amici e familiari hanno perso il pensiero critico, ritengono che abbia ragione lui e che siamo noi a non sapere la verità".
Donne e uomini, ragazze e ragazzi per cui scendere in piazza, anche a chilometri di distanza dalla Russia, è qualcosa in più che manifestare: "Tanti nostri parenti sono rimasti lì e potrebbero avere pressioni, ma continueremo a dire no a tutto questo", dice una di loro.
"La maggior parte delle persone che partecipano a questo presidio – continua – non hanno intenzione di tornare in Russia finché il regime non sarà caduto, altrimenti le conseguenze sarebbero gravissime, anche anni e anni di prigione".
La nuova bandiera russa
Accanto a quella ucraina, c'è una bandiera fino a oggi sconosciuta. "È la nuova bandiera russa – spiega a Fanpage.it una donna -. Si tratta di una bandiera di protesta con i colori bianco, blu e bianco. Abbiamo tolto il rosso, simbolo del sangue".
Dalle scale sotto i portici si alzano cori: "Russi contro la guerra", "Via, via, via, Putin vattene via". Cittadini e turisti di passaggio si fermano e applaudono.
Alcuni però non sono lì per caso: "Sono venuto apposta da Bergamo", dice un signore. "Mio nonno era di Leopoli – aggiunge un altro -, ma non si tratta di questo. Io mi sento europeo, anzi umano. E combatto i disumani".