I messaggi di Alessandro Impagnatiello a Giulia dopo averla uccisa: “Sei fuggita in qualche paese lontano?”
Aveva provato tramite i messaggi a depistare le indagini Alessandro Impagnatiello, il 30enne in carcere con l'accusa di aver ucciso a coltellate la compagna Giulia Tramontano incinta di sette mesi. Dal suo cellulare l'uomo scriveva messaggi alla compagna dopo averla uccisa: le chiedeva di tornare, sostenendo quindi la prima versione delle indagini che si concentrarono sull'allontanamento volontario. Invece il corpo di Giulia era nascosto in casa, in macchina e infine Impagnatiello lo aveva avvolto in alcuni teli e gettato poco distante la loro casa di Senago tra le sterpaglie.
I messaggi inviati a Giulia da Alessandro Impagnatiello
I messaggi che il 30enne ha scritto a Giulia sono delle frasi d'amore. Le aveva scritto questi messaggi dopo averla colpita con due coltellate alla gola e al costato sinistro: "Hai il pieno delle ragioni, ma voglio chiederti solo un favore. Dicci solo che stai bene. Dicci che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto. Solo questo, ti prego".
Poco dopo l'omicidio il 30enne aveva scritto anche: "A te che sei stata la prima ed unica ragazza ad avere accolto mio figlio dopo che mi lasciai con (la precedente compagna, ndr). E mio figlio ho sempre cercato di proteggerlo fino alla fine, come ben sai all’inizio ci ho messo qualche settimana per rivelarti di avere un figlio". "Mi hai fatto esplodere il cuore con la tua risposta. Non volevo spezzare il tuo io invece".
I primi messaggi alla compagna (molto probabilmente per depistare le indagini) sono di domenica 28 maggio, poco dopo mezzanotte. Giulia era stata uccisa la sera di sabato, tra le 19.05 (l'ora in cui la ragazza viene avvistata l'ultima volta dalle telecamere della zona) e le 20.30. Alessandro Impagnatiello le scrive "Dove sei?". E poi ancora: "Mi chiami per favore?".
L'ultimo messaggio: "Ho i giornalisti che mi stanno molestando"
I messaggi continuano anche i giorni dopo. La mattina di mercoledì 31 maggio, giorno della sua confessione e del ritrovamento del cadavere, il 30enne scrive l'ultimo messaggio: "Tata. Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così". E ancora: "Mia mamma piange, mio fratello pure! Siamo al quarto giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico". Il corpo di Giulia era già nascosto tra le sterpaglie.