I genitori di Yana Malayko, uccisa dall’ex fidanzato: “Deve pagare con l’ergastolo”
I genitori di Yana Malayko, la ragazza di 24 anni che sarebbe stata uccisa dal suo ex fidanzato, Dumitru Stratan, a Castiglione delle Stiviere (Mantova) la notte di venerdì 20 gennaio, non vogliono vendetta, ma pretendono che quell'uomo paghi con una pena commisurata al terribile delitto che avrebbe commesso.
I carabinieri dei Ris di Parma stanno svolgendo diversi esami in laboratorio per ricostruire esattamente quando successo quella notte. Per gli investigatori, il 33enne avrebbe teso una trappola all'ex fidanzata che, quella sera, si trovava a cena con il suo nuovo compagno in un ristorante di un amico. Quest'ultimo avrebbe avvisato Dumitru della presenza della coppia nel locale.
La dinamica
E da quel momento sarebbero partite chiamate e messaggi nei confronti di Yana. Stratan le avrebbe detto che il cane che avevano comprato insieme, stava male e le avrebbe dato appuntamento nella casa che la 24enne condivideva con la sorella del 33enne.
Quando la ragazza è rientrata in quell'appartamento, il ragazzo sarebbe stato lì ad aspettarla perché aveva le chiavi di quell'abitazione. L'avrebbe colpita con una spranga, chiusa dentro un trolley poi spostata in un sacco, caricata in automobile e lasciata tra le campagne della provincia di Mantova.
È possibile che la ragazza, quando è stata chiusa dentro alla valigia, fosse ancora viva e che sia morta solo in un secondo momento. L'uomo avrebbe poi confessato il delitto alla sorella: "L'ho ammazzata come lei ha ammazzato me". È stata poi lei a chiamare i carabinieri che, una volta in quella casa, hanno isolato diverse tracce di sangue sulla maniglia della porta e sul materasso.
L'uomo è stato arrestato prima ancora che il cadavere della ragazza fosse trovato: adesso si trova in carcere a Mantova e da allora non ha proferito parola né con i carabinieri né con i magistrati.