I genitori di Lyam, bimbo ucciso da un automobilista senza patente: “Sentiamo un vuoto infinito”
"Fisicamente stiamo bene o almeno spero, dentro purtroppo ci sentiamo un vuoto infinito ogni giorno che passa". Sono parole strazianti quelle scritte da Allan Hipolito a un amico. Allan è il papà di Lyam, il bimbo di appena 3 anni rimasto coinvolto lo scorso 2 giugno in un incidente a Paderno Dugnano, in provincia di Milano, e morto dopo alcuni giorni in ospedale. Dopo la notizia del decesso del piccolo, comunicata lo scorso 4 giugno dall'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il Comune di Paderno Dugnano aveva espresso in una nota tutto il cordoglio della comunità: "Sono troppo forti in questo momento lo sconforto e la rabbia per quello che è accaduto, per una vita che si è spenta a un’età così tenera, per due genitori privati per sempre della gioia per il loro figlio. E tutta la nostra comunità si stringe al loro dolore".
Anche il padre del piccolo Lyam era rimasto ferito, ma sta bene
Anche Allan e la moglie erano assieme al figlio lo scorso 2 giugno nell'area verde tra il Parco Lago Nord e il Parco Toti: la famiglia stava trascorrendo in serenità la Festa della Repubblica quando improvvisamente una macchina, una Ford Focus di colore grigio scuro, è precipitata dalla strada sovrastante travolgendoli. Alla guida della vettura un uomo che non avrebbe dovuto trovarsi al volante: si tratta infatti di un 72enne pregiudicato che già in passato aveva causato incidenti senza prestare soccorso e al quale la patente era stata ritirata. L'uomo viveva nell'auto, che gli era stata formalmente sequestrata, e ha il domicilio in piazza Filangieri 2 a Milano, sede del carcere di San Vittore. Anche lui è rimasto ferito nell'incidente: stando a quanto riferito dai carabinieri a Fanpage.it l'uomo è ancora ricoverato all'ospedale Niguarda e i militari dell'Arma attendono che le sue condizioni migliorino per poterlo interrogare.
Gli amici dei genitori: "Siate forti"
Il padre di Lyam, che nell'episodio aveva riportato solo lievi escoriazioni, è adesso alle prese con il dolore più grande che un genitore possa provare: la morte di un figlio. L'uomo ha da poco aggiornato il proprio profilo Facebook aggiungendo un'altra foto in cui tiene sulle spalle Lyam: la sua pagina era già piena di immagini che ritraevano il piccolo in diverse pose, sempre sorridente e curioso. "Siate forti", è il commento che diversi amici della coppia hanno scritto ai genitori, che ora dovranno affrontare anche il delicato momento delle indagini sulla morte del figlio.