I funerali di Stella, morta al ritorno da un concerto: “Perché è stata sottratta alla vita?”
Chiesa gremita, tanti i posti in piedi a Nuvolento (Brescia) per l'ultimo saluto a Stella Mutti. Tutti presenti e commossi per dire addio alla ragazza di 19 anni che nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 agosto, mentre viaggiava in moto abbracciata al fidanzato Ivan al ritorno da un concerto, ha perso la vita su una strada di Rezzato. Sbalzata sull'asfalto da una macchina guidata da un 27enne ubriaco, con i valori dell'alcol nel sangue di oltre tre volte superiori ai limiti consentiti per legge.
"È stata sottratta alla vita"
La bara coperta dalle rose rosse, portata a spalle dai suoi compagni. Le lacrime degli amici e della famiglia, dei due fratelli Romeo e Margherita e dei genitori Isabella e Roberto.
"Da parte di tutti, e soprattutto voi giovani, penso che salga un grido accorato: perché questo dolore, perché questa morte, perché questa ragazza così giovane è stata sottratta alla vita?", ha detto il parroco durante l'omelia.
"Sono interrogativi a cui dobbiamo rispondere non con la disperazione, ma con la speranza. Una nuova stella ora brilla nel cielo, nel mese delle stelle cadenti anche Stella è caduta. È caduta ma è salita in cielo affinché sia una luce anche per noi."
Il conducente indagato per omicidio stradale
Nel frattempo proseguono le indagini della procura: il 27enne di Mazzano che era al volante della Jeep è infatti risultato positivo all’alcol test, con un tasso etilico tre volte oltre il limite di legge.
Per questo al momento il giovane è indagato a piede libero per omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza. Per ulteriori sviluppi, si attendono gli esiti delle perizie disposte dal pm per chiarire la dinamica dell’incidente.