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Omar Bassi, morto dopo un pestaggio in discoteca

I funerali di Omar Bassi, morto dopo un pestaggio in discoteca: “Non possiamo rassegnarci a questa ingiustizia”

Nella giornata di oggi, lunedì 12 agosto, si sono svolti i funerali di Omar Bassi, il ragazzo di 23 anni che è morto a Reggio Calabria dopo che il 20 luglio scorso era stato vittima di un pestaggio in una discoteca della provincia di Varese.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di oggi, lunedì 12 agosto, si è svolto il funerale di Omar Bassi, il ragazzo di 23 anni che è morto a Reggio Calabria lo scorso 5 agosto. Il giovane, così come raccontato dai suoi familiari, sarebbe stato vittima di un pestaggio avvenuto il 20 luglio in una discoteca della provincia di Varese.

Il 23enne, quella sera, si trovava nel locale insieme ad alcuni amici e parenti per festeggiare il compleanno del cugino. A un certo punto, in un tavolo accanto al loro, sarebbe esploso un litigio culminato poi in calci e pugni. Alcuni ragazzi che erano presenti al tavolo di Bassi avrebbero osservato la scena e sarebbero stati invitati dai partecipanti della rissa "a farsi gli affari loro".

Sarebbero intervenuti i buttafuori che però nel parapiglia avrebbero colpito un po' tutti, anche il fratello e il cugino di Bassi. Quest'ultimo sarebbe intervenuto per difenderli, ma sarebbe stato picchiato da almeno cinque bodyguard.

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Quella sera stessa è andato all'ospedale Sacco di Milano, ma – come raccontato dalla cugina in un video social – è andato via a causa della lunga attesa. Due giorni dopo è stato portato dai genitori all'ospedale di Garbagnate Milanese dove, dopo essere stato sottoposto a una tac senza contrasto, è stato dimesso con tre giorni di prognosi e qualche antidolorifico.

Il giovane è quindi partito con la famiglia per le vacanze. Il 4 agosto ha avuto poi un malore mentre faceva la doccia: è stato trasferito all'ospedale Riuniti di Reggio Calabria dove è stato sottoposto a una tac con contrasto che ha riscontrato un'emorragia cerebrale. Il ragazzo è morto poco dopo.

La famiglia ha poi depositato una denuncia presso gli uffici della polizia di Reggio Calabria contro i bodyguard della discoteca – che nel frattempo ha comunicato la chiusura – e i sanitari del secondo ospedale.

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La Procura ha poi disposto l'autopsia sul corpo di Bassi.

Oggi, invece, si sono svolti i funerali a Bollate (Milano) dove il 23enne viveva con la famiglia. Decine di ragazze e ragazzi hanno indossato una maglietta con la foto di Omar: "Ci stupiamo del fatto che la vita di qualcuno interessi così tanti. Sapere quando fermarci, sapere che anche questo nel dolore è pur sempre un momento di vita. Vogliamo salutare il nostro fratello Omar. Al nostro giudizio questa morte è una sciagura", ha affermato il parroco, che ha celebrato i funerali, durante l'omelia.

"Che cosa c’è che vi portate dietro della vita di Omar? Io voglio vederlo poi sulle vostre facce. La morte non è mai giusta ma in questa ingiustizia non possiamo rassegnarci, dobbiamo trovare qualcosa di Omar che continui a fare parte del nostro cuore", ha proseguito il sacerdote.

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"Non perdete la gioia e l’amicizia vissute con Omar perché sarebbe come tradirlo. Fate in modo che questa verità vi dia il coraggio di vivere bene, non di lottare contro qualcuno. Andare a cercare Dio nella storia di Omar. È vero, verrà messo nella terra, ma da lì nascono i fiori e i frutti. Trasformiamo in qualcosa di bello questo momento di dolore, qualcosa da consegnare alla vostra vita come regalo di Omar".

All’uscita del feretro, alcune persone hanno esploso diversi petardi e hanno gridato il nome del giovane. Al termine del funerale, la zia del 23enne ha avuto un malore ed è stata soccorsa dagli operatori sanitari intervenuti poco dopo.

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