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I fidanzati rapinatori della Brianza: coppia di 20enni minaccia i passanti con la pistola

Lui minacciava le vittime con la pistola, coperto dal passamontagna. Lei gli copriva le spalle. Sono arrestati dai carabinieri ad Agrate Brianza per almeno tre rapine.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Dammi tutti i soldi o ti sparo". Con questa frase una coppia di 20enni della Brianza metteva a segno le proprie rapine, almeno tre e tutte nella zona di Agrate Brianza, puntando la pistola contro la vittima prescelta. Per farsi poi consegnare con la forza soldi o beni di valore.

Sono stati arrestati ieri dai Carabinieri il ragazzo, un giovane residente ad Agrate che ha una lunga lista di precedenti alle spalle, e la sua fidanzata coetanea, milanese della zona di Crescenzago. Il primo è finito in carcere a Monza, la seconda all’obbligo di firma in attesa del processo.

Incappucciati con la pistola

La coppia agiva incappucciata, armata di pistola. A farsi avanti e minacciare era sempre il ragazzo, mentre la giovane gli copriva le spalle. 

La prima rapina ai danni di una donna che stava salendo in macchina, dopo aver acquistato alcune lattine in un piccolo supermercato. Ad attenderla al volante, il fidanzato. "Dammi tutti i soldi che hai, muoviti", si è sentita gridare la donna dal ragazzo, mentre risaliva in macchina. La coppia è riuscita a ingranare la marcia e a fuggire, mentre il ventenne picchiava forte col calcio della pistola sul parabrezza.

Le rapine in oratorio e nei parcheggi

Poi passano all'oratorio di Agrate Brianza. Gli obiettivi, stavolta, sono due uomini che cantano nel coro della chiesa. Stesso schema: la minaccia con la pistola, l'ordine di consegnare immediatamente tutti i soldi. "Vi sparo, datemi adesso tutti i soldi".

Per ultima, è la volta di un gruppetto di amici che chiacchiera in un parcheggio. E che, fortunatamente, fanno in tempo a rifugiarsi dentro l'automobile e scappare a gambe levate.

"Volevamo i soldi per mangiare"

"Volevamo i soldi per mangiare qualcosa", si sono giustificati i due, una volta catturati dalle forze dell'ordine. Erano nascosti nel cortile della scuola, accovacciati.

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