Omicidio di Sharon Verzeni a Bergamo

I familiari di Sharon Verzeni dopo l’arresto dell’assassino: “Sollevati, spezzate speculazioni sul compagno”

“La notizia ci solleva e spazza via anche tutte le e speculazioni che sono state fatte sulla vita di Sharon Verzeni e Sergio Ruocco”: così il padre della 33enne ha commentato l’arresto di Moussa Sanagre.
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Bruno Verzeni e la figlia Sharon
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Dopo l'arresto di Moussa Sanagre, ritenuto responsabile dell'omicidio di Sharon Verzeni e reo confesso, sono intervenuti anche i genitori della 33enne di Terno d'Isola, che hanno voluto leggere un breve comunicato. "La notizia ci solleva e spazza via anche tutte le e speculazioni che sono state fatte sulla vita di Sharon e Sergio", hanno detto i genitori, che sin dall'inizio hanno dimostrato di avere fiducia nel compagno della figlia.

Sono poche parole ma molto chiare e dette con certezza quelle pronunciate oggi dal padre di Sharon Verzeni a nome di tutta la famiglia. L'uomo ha voluto innanzitutto ringraziare le forze dell'ordine, in particolare i carabinieri, per il lavoro svolto, "la Procura della Repubblica di Bergamo, per la competenza e la tenacia che ha dimostrato. Inoltre un grazie ai nostri avvocati per i preziosi consigli e la loro vicinanza che ci hanno supportato in questo periodo". Ma soprattutto Bruno Verzeni ha voluto ribadire come questo arresto "spazzi via tutte le speculazioni sulla vita di Sharon e di Sergio".

"Vogliamo che l'assurda e violenta morte di Sharon non sia vana e provochi una maggiore sensibilità in tutti sul tema della sicurezza del nostro vivere", ha aggiunto Bruno Verzeni prima di concludere: "Ci affidiamo a Dio per aiutare noi e Sergio a convivere con questo dolore e con il pensiero di quello che nostra figlia ha subito". A destare maggiore sgomento per questo omicidio, già tragico di per sé, è che l'assassino abbia confessato di averla uccisa senza neanche conoscerla e senza alcun motivo. E che quell'uomo fosse stato denunciato a maggio scorso per aver tentato di accoltellare la sorella, ma come unico provvedimento aveva ricevuto l'allontanamento della famiglia.

Inoltre Sanagre, prima di uccidere Sharon, avrebbe minacciato due 16enni, che ad oggi non si sono ancora presentati dai carabinieri per denunciare l'accaduto, anche se quella denuncia poteva essere utile per individuarlo molto tempo prima. Invece i militari hanno dovuto visionare le telecamere di tutti i paesi limitrofi a Terno d'Isola per riuscire a identificarlo e arrestarlo. Infine, mentre un 76enne ha preferito mentire agli  inquirenti, dicendo che stava dormendo quando invece era sul balcone a fumare al momento dell'omicidio, e per questo è stato denunciato per falsa testimonianza e un attore, noto come il sosia di Johnny Depp, ha tentato di speculare su questo avvenimento per farsi pubblicità, soltanto due cittadini hanno realmente aiutato le indagini. Si tratta di due immigrati che sono andati in caserma a raccontare che avevano visto un uomo in fuga. E anche la loro testimonianza è servita a rintracciare Sanagre.

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