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I “dannati” della terza dose in Lombardia: centinaia senza vaccino per problemi tecnici

Sono centinaia, forse di più, le persone che non riescono a prenotare la terza dose del vaccino anti Covid in Lombardia. I problemi tecnici sono noti, ma ai malcapitati spesso non resta che affidarsi al call center e aspettare.
A cura di Davide Arcuri
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Dall'1 febbraio la durata del green pass si accorcia, passando da 9 a 6 mesi e per prolungarne la validità sarà necessario essere guariti dal Covid o, per chi ha già le due dosi del vaccino, sottoporsi alla terza dose booster, che al di là della certificazione verde è importante ovviamente per proteggersi contro la malattia. In questi giorni in Lombardia centinaia di persone stanno però avendo problemi tecnici con la prenotazione sul portale della Regione, gestito da Poste Italiane. Si tratta di un problema noto, come evidenzia la stessa Regione che in una nota ha spiegato che i problemi riguardano "per la maggior parte cittadini con tessera sanitaria emessa da altra Regione, alcuni residenti in Lombardia, altri no, vaccinati in precedenza in Regione Lombardia o in altre Regioni".

Il messaggio di errore

Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, Fanpage.it ha seguito l’iter di prenotazione di una delle persone "nel limbo" tra seconda e terza dose, una ragazza residente in Lombardia ma con la tessera sanitaria di un'altra regione, per capire nel dettaglio cosa succede. Dopo aver inserito i dati anagrafici sul portale prenotazione vaccinazioni anti Covid-19 in Lombardia ci viene chiesto di scegliere una data e una sede per la vaccinazione. Dopodiché ecco spuntare il messaggio di errore: "Impossibile proseguire, il codice fiscale utilizzato è già associato ad una prenotazione esistente". Sicuri di non aver già prenotato la vaccinazione, proviamo a contattare il call center di assistenza 800894545 per cercare di risolvere il problema.

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Il caos dei call center

Nei giorni a seguire saranno diversi i tentativi di ottenere assistenza tra lunghe attese, mancate risposte, linee perse o occupate. Quando si riesce a prendere la linea, la risposta è sempre la stessa: "Abbiamo aperto una segnalazione, non possiamo fare altro che chiedervi di aspettare". Ma aspettare quanto? Al termine della prima telefonata ci viene detto che il problema sarà risolto entro le classiche 24/48 ore. Due giorni dopo riproviamo, il problema non è ancora stato risolto, ma ora tocca aspettare 5/7 giorni. Al terzo tentativo, i giorni diventano "indicativamente sette”. La preoccupazione inizia ad aumentare, vedendo i posti liberi per le vaccinazioni slittare di giorno in giorno verso il fatidico 31 gennaio. Dal primo febbraio infatti, tutte le persone che hanno ricevuto la seconda dose in estate (come la maggior parte degli under 40) si ritroveranno con il green pass scaduto se non riescono a fare la terza dose, con tutte le problematiche che ne comporta.

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Il rimpallo di responsabilità

Ma allora la colpa di chi è? Ogni volta che abbiamo posto questa domanda agli operatori, abbiamo ricevuto risposte diverse. "Colpa di Ats Milano, che non ha ‘sbloccato' le tessere sanitarie dopo la seconda dose", ha detto un'operatrice del call center. "Poste Italiane, gestore del portale, non risolve il problema a livello tecnico", ha riferito un altro operatore, mentre c'è chi tira in ballo la Regione: "Regione Lombardia ha difficoltà ad accettare tessere sanitarie emesse da altre regioni italiane".

Le repliche degli interessati non risolvono i problemi

Fanpage.it ha provato a contattare tutte le istituzioni tirate in ballo: Ats Milano ha affermato di non avere responsabilità nella gestione dei problemi tecnici del portale di prenotazione, mentre da Poste Italiane affermano che "dalle verifiche effettuate è stato accertato che l’impossibilità di portare a termine l’iter di prenotazione è collegata al fatto che momentaneamente i dati dei richiedenti non sono ancora presenti nelle liste fornite da Regione Lombardia tra coloro che possono già procedere con la prenotazione delle terze dosi" e che "per permettere di accedere al processo di prenotazione correttamente occorre contattare il call center di Regione Lombardia al fine di raccogliere i dati delle suddette persone e poterle quindi inserire nelle liste del portale". Una risposta ufficiale, ma non risolutiva, è arrivata anche da Regione Lombardia: "In merito ad alcune segnalazioni ricevute da parte di cittadini che non riescono a completare la prenotazione della terza dose tramite il portale di Regione Lombardia, la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia informa che ‘gli operatori del call center 800.89.45.45 sono a disposizione per verificare e risolvere la problematica'". E così ai "dannati" della terza dose non resta che ricominciare il girone infernale di chiamate e aspettare.

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