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I colleghi della guardia giurata che ha sparato a un bimbo: “Un uomo serio, impeccabile”

Unanimi le testimonianze di chi conosce la guardia giurata che a Ferragosto, nel paese di Corte Franca (Brescia), ha sparato all’impazzata e ferito un bambino: “Un uomo retto”. Perché allora, quella sera, è sceso in strada con due pistole e tre fucili?
A cura di Francesca Del Boca
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La guardia giurata che ha ferito il bimbo di 18 mesi.
La guardia giurata che ha ferito il bimbo di 18 mesi.

"Sono diversi mesi che non lavora". Ma i dirigenti dell'azienda presso cui lavora la guardia giurata di Corte Franca (Brescia) non hanno dubbi. "Si tratta di un dipendente serio e affidabile che è stato assegnato ai servizi di vigilanza di uno dei nostri principali clienti, un azienda importante che ha vagliato la sua candidatura". Non solo. "In questi anni, non ci sono mai stati problemi". 

Il mistero della sera di Ferragosto

Non sembra la stessa persona che la sera di Ferragosto è scesa in strada con fucili e pistole, in compagnia di altri due sodali, e si è messa a sparare all'impazzata contro pali e cartelli stradali. Almeno venti, i bossoli che hanno crivellato le strade del paese. Fino a colpire dritto al torace un bambino di neanche due anni, Anass, che era corso sul terrazzo pensando che quei rumori di esplosioni fossero dei fuochi d'artificio. 

Perché allora un uomo così affidabile, serio e pacato, a detta di chi lo conosce, si è trovato a improvvisarsi pistolero in piena notte, con tre armi sottobraccio?

I segni dei proiettili su un cartello stradale
I segni dei proiettili su un cartello stradale

A che punto sono le indagini

Proseguono nel frattempo le indagini dei Carabinieri di Chiari e della Procura della Repubblica per chiarire ogni dettaglio della vicenda. Proprio oggi è stato conferito l’incarico per la perizia balistica sulle armi sequestrate al vigilante, due pistole e due fucili, per stabilire quale delle armi sia quella che ha effettivamente sparato il proiettile che ha ferito il piccolo Anass.

Indagati intanto anche i due uomini che si trovavano in compagnia della guardia giurata, quella sera. I due sono un 41enne amico della guardia giurata (ora indagata per lesioni colpose) e un 19enne, fidanzato della figlia della moglie.

Ascoltati dal magistrato titolare dell’indagine, i due indagati hanno in sostanza ribadito la versione dell'addetto alla sicurezza bresciano: hanno così sostenuto di essere stati solamente coinvolti, e non artefici di quella pioggia di proiettili esplosa in mezzo alla via.

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