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I carabinieri che hanno accoltellato uno spacciatore erano fuori servizio: indagati per tentato omicidio

Sono indagati per tentato omicidio i due carabinieri che hanno accoltellato uno spacciatore in un boschetto della droga di Varese. L’Arma conferma che erano fuori servizio.
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Proseguono le indagini della Compagnia dei carabinieri di Saronno, che – coordinati dalla Procura della Repubblica di Varese – stanno tentando di fare chiarezza su quanto successo in uno dei tanti boschetti della droga della zona nella notte fra venerdì 5 e sabato 6 luglio, quando un ragazzo è stato trovato sul ciglio della strada con evidenti ferite da arma da taglio. Al momento a essere indagati per tentato omicidio sono due carabinieri, che – secondo quando emerso – al momento dei fatti erano fuori servizio. E quindi cosa facevano, di notte, in una delle più importanti piazza di spaccio della Lombardia? Perché hanno accoltellato quell'uomo che per professione vendeva la droga? È a tutto questo che, con imparzialità, devono provare a rispondere i militari di Saranno.

Accoltellato uno spacciatore a Varese

Prima di tutto, però, vanno ricostruiti i fatti. Poco dopo la mezzanotte di sabato 6 luglio qualcuno, probabilmente dei passanti, vede il corpo di un uomo abbandonato a bordo strada in via Fratelli Rosselli, adiacente all'inizio di uno dei più importanti boschi della droga del Varesotto. Chiama il 112 e dà l'allarme: sul posto arrivano il personale dell'agenzia regionale di emergenza e urgenza, ma anche i carabinieri della Compagnia di Saronno. All'inizio tutti pensano all'ennesimo regolamento di conti fra bande rivali che si spartiscono il territorio per la vendita degli stupefacenti.

Il ragazzo, di origine straniera, viene portato all’ospedale di Circolo di Varese, dove tuttora si trova ricoverato in gravissime condizioni. Intanto partono le indagini, con un obiettivo bel persico: capire a quale gruppo criminale appartenesse il soggetto ferito e, di conseguenza, capire a quale potesse appartenere chi lo ha reso in quelle condizioni. Un modo per stingere il cerchio attorno ai responsabili. Ma più i carabinieri indagano e pi si trovano davanti a un'altra evidenza: gli autori di quel tentato omicidio potrebbero essere sei loro colleghi.

Due carabinieri indagati per tentato omicidio

Così, su disposizione della Procura di Varese, nel pomeriggio di domenica 7 luglio le auto dei carabinieri vanno nelle case dei loro colleghi a notificargli le ordinanze perché – scrive il procuratore Antonio Gustapane – "liberi dal servizio e in assenza di alcun ordine d'impiego sarebbero intervenuti in un'area boschiva ove era in corso una presunta attività di spaccio di stupefacenti" e qui avrebbero accoltellato un uomo, per motivi ancora da chiarire. L'accusa nei loro confronti, viste anche le condizioni dell'uomo e il non aver chiamato i soccorsi, è di tentato omicidio. Il ferimento si sarebbe verificato in seguito a una colluttazione.

"Quanto accaduto non inficia l'ottimo lavoro svolto dall'Arma nel contenimento del fenomeno dello spaccio nei boschi e l'incessante lavoro sviluppato da carabinieri e dagli Squadroni Cacciatori impiegati da oltre un anno nella provincia di Varese", chiarisce subito la Gustapane. Parole simili arrivano dal comando generale dell'Arma, che ha immediatamente sospeso i due indagati. Ora bisognerà capire perché erano lì, a quell'ora, fuori dal servizio, senza che nessuno – almeno apparentemente – ne sapesse nulla. E poi perché hanno accoltellato un uomo (il coltello, fra l'altro, non rientra nella dotazione dei carabinieri), lo hanno lasciato lì sanguinante, invece di portarlo in ospedale.

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