“Ho un tumore e non riesco a camminare. Mi hanno fissato la terapia del dolore dopo 18 mesi”: la denuncia di Chiara

Chiara ha 70 anni, vive in provincia di Bergamo ed è andata in pensione dopo 40 anni di lavoro come infermiera. È una paziente oncologica, avendo un tumore al seno, e a seguito di varie terapie e altri acciacchi camminare le è diventato impossibile. Come ha raccontato a Fanpage.it, con la speranza di poter migliorare la propria qualità di vita, ha deciso di interrompere quel percorso e di sottoporsi alla terapia del dolore. "Sono rimasta in lista d'attesa per un anno e mezzo prima di poter fare la prima seduta", ha spiegato, "ora ho una visita ad agosto, dopodiché dovrò di nuovo mettermi in lista per la seconda seduta. È una cosa terribile, chissà quanto dovrò aspettare di nuovo".
Come sta?
Sono esasperata dal dolore, non riesco a camminare. Ho fatto la prima seduta di terapia del dolore nei primi giorni di aprile, poi mi hanno lasciata sola.
Per la seconda seduta cosa le è stato detto di fare?
Mi hanno detto che, nel caso in cui dovessi sentire ancora del male, di chiamare l'ambulatorio che ha sede all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dato che non mi hanno fatto sapere nulla, mi sono fatta fare la ricetta dal mio medico di base. Ho telefonato al Centro unico prenotazioni di Regione Lombardia e ho preso appuntamento online ad agosto per una visita di controllo da un'anestesista che già mi conosce. Poi, però, dovrò rientrare in lista d'attesa e chissà quanto ci vorrà per fare un'altra seduta. Per la prima sono rimasta in lista per un anno e mezzo.
Quindi dopo un anno e mezzo l'hanno chiamata e fissato l'appuntamento?
Per riuscire ad avere l'appuntamento ho dovuto scrivere al difensore civico regionale, alla Asst e all'Ufficio relazioni con il pubblico. L'Urp ha risposto dando parere positivo alla richiesta del difensore, aggiungendo però che io avrei ricevuto numerose telefonate alle quali non avrei mai risposto. Cosa che non è assolutamente vera: ho il numero memorizzato, avrei risposto subito proprio perché stavo aspettando da tanto tempo e me lo fossi perso li avrei richiamati di certo.
Adesso sono sola, e cosa faccio? Aspetto fino ad agosto per fare una visita e poi mi rimetto in lista per la seconda seduta di terapia. È una cosa terribile. Qualche anno fa era lo stesso medico che ti faceva la terapia a fissare la data della seconda, ora non è più così.
Perché ha iniziato la terapia del dolore?
Ho un tumore al seno e ho diverse fratture alle vertebre. Ho fatto radioterapia e chemioterapia, ma da quando ho iniziato a fare una terapia orale e ormonale non riesco più a camminare. Da un anno e mezzo ho interrotto il percorso volontariamente, perché quella non è la qualità di vita che voglio avere.
Ha provato a contattare una struttura privata?
No, non me la sento. I tempi d'attesa sarebbero sicuramente più brevi, ma non lo ritengo una cosa giusta.
Cosa intende fare ora?
Mi è stato consigliato di riscrivere al difensore civico e alla Asst. È veramente faticoso ogni volta sentire tutti e attendere risposte. Voglio raccontare quello che mi sta capitando perché se può aiutare qualcun altro ne sono contenta. Bisogna smuovere qualcosa. C'è rassegnazione tra la gente, ma se fossimo in tanti a parlare forse riusciremmo a cambiare qualcosa.