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Hakan Calhanoglu sentito dalla polizia: “Ho incontrato i capi della Curva Nord, anche se l’Inter non voleva”

Il centrocampista dell’Inter, Hakan Calhanoglu, è stato sentito in mattinata dalla Questura di Milano in merito all’inchiesta dello scorso 30 settembre. Il giocatore ha confermato di avere avuto contatti con i capi ultras interisti Marco Ferdico e Antonio Bellocco, senza subire alcun tipo di pressione dagli ultras, e nonostante la società gli avesse consigliato di non farlo.
A cura di Carlo Coi
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Immagini prese da Instagram
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Nella mattinata di oggi, giovedì 17 ottobre, Hakan Calhanoglu, il centrocampista dell'Inter, è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile di Milano in merito all'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che il 30 settembre scorso ha portato all'arresto dei vertici del tifo di Milan e Inter. Il calciatore ha confermato di aver avuto contatti con i capi ultras nerazzurri Marco Ferdico e Antonio Bellocco nonostante la società gli avesse consigliato di non avere rapporti con il mondo ultras.

I rapporti del giocatore con Marco Ferdico e Antonio Bellocco

Secondo quanto riportato da Ansa, il calciatore sembrerebbe aver confermato agli investigatori il rapporto avuto con i vertici del tifo organizzato che occupano il secondo anello verde a San Siro. In particolare ha confermato di aver sentito telefonicamente i capi ultras Marco Ferdico e Antonio Bellocco.

Tuttavia, Calhanoglu ha voluto sottolineare che si sarebbe trattato di rapporti esclusivamente personali – avuti nonostante la società gli avesse consigliato il contrario – basati sulla riconoscenza nei confronti della Curva Nord per aver esposto uno striscione di solidarietà per il terremoto che nel febbraio 2023 ha colpito la Turchia, patria del calciatore nerazzurro.

Le magliette regalate per la beneficienza

Il giocatore nel corso degli anni avrebbe ricambiato gli apprezzamenti della Curva Nord, regalando agli ultras le magliette utilizzate in partita perché fossero destinate a iniziative benefiche per i bambini ricoverati negli ospedali.

Infine, il centrocampista ha smentito di aver partecipato alle cene con gli ultras e le loro famiglie. Ha inoltre negato di essere a conoscenza della posizione di vertice occupata da Antonio Bellocco nella criminalità organizzata, sottolineando come fosse venuto a conoscenza di tutto ciò solo dopo aver saputo della sua uccisione sui media.

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