“Ha violentato per 7 anni la figlia della sua compagna”: condannato
Era stato assolto in primo grado, ma la Corte d'Appello di Milano ha ribaltato il verdetto condannandolo a nove anni di carcere: a riportare la notizia è l'agenzia Ansa. I fatti si sono verificati tra il 2010 e il 2017: il 33enne avrebbe abusato per sette anni della figlia della sua compagna dell'epoca.
L'ultimo episodio di violenza risale al 2017
All'epoca dei fatti, la piccola aveva solo sette anni e avrebbe subito abusi e violenze. L'ultimo episodio risalirebbe, stando alle indagini condotte dalla Procura, ad aprile 2017 quando la minore non aveva ancora compiuto 14 anni. In primo grado, i racconti della bambina – che durante le indagini preliminari era stata sentita in audizioni protette – non erano stati ritenuti credibili. Per questo motivo, nel 2019, il Tribunale di Milano aveva deciso di assolvere l'uomo, perché "il fatto non sussiste", e a revocare gli arresti domiciliari.
La Corte d'Appello lo ha condannato a nove anni di carcere
La Procura, che aveva chiesto sette anni di carcere in primo grado, aveva presentato ricorso. In secondo grado invece i giudici hanno deciso di riaprire il caso per verificare le dichiarazioni rilasciate dalla vittima. Parole che, considerato il verdetto, sono state considerate attendibili.
E così, la Corte d'Appello di Milano ha deciso di ribaltare totalmente la sentenza di primo grado: nella giornata di oggi, venerdì 3 febbraio, ha deciso di condannare l'uomo a nove anni di reclusione. Nel processo sia la madre della ragazza che la vittima si sono costituite parte civile: entrambe sono state rappresentate dall'avvocato Edoardo Mastice.