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Ha trovato casa la neonata abbandonata in una scatola a Monza: sarà affidata a una giovane coppia

La storia di Alice, la piccola abbandonata nel parcheggio del Pronto soccorso, aveva commosso tutta Italia. In tantissimi avevano chiesto di adottarla, tempestando di telefonate l’ospedale, il Comune e il Tribunale dei Minorenni.
A cura di Francesca Del Boca
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La sua storia ha un finale felice, dopo essere iniziata nel peggiore dei modi. È quella di Alice, la neonata abbandonata in una scatola da scarpe fuori dall'ospedale di Monza, che finalmente ha trovato una nuova famiglia adottiva: si tratta di una giovane coppia, pronta a darle cure e tanto amore. Più che di una fine, insomma, forse si tratta di un inizio.

Tra un anno sarà definitivamente adottata

Un provvedimento provvisorio che, se tutto andrà bene, tra un anno diventerà adozione vera e propria. La piccola potrà così assumere il cognome dei nuovi genitori, che abitano in Lombardia.

E lasciarsi definitivamente alle spalle la sua vita di prima, quelle poche ore trascorse tra il momento in cui è venuta alla luce e quello in cui è stata ritrovata da un'infermiera nel parcheggio del Pronto soccorso, appoggiata sul tettuccio di una macchina. Si chiamava Alice, la sua salvatrice. E così, ecco che anche la neonata è stata ribattezzata come lei.

Boom di richieste d'adozione per la piccola Alice

Della madre di Alice, dopo l'abbandono, nessuna traccia. E così da parte del Tribunale dei Minorenni è partita la ricerca della nuova famiglia. Nel frattempo, il Tribunale, il Comune e l'ospedale di Monza sono stati letteralmente tempestati di telefonate: sono state decine su decine, le coppie che hanno chiesto di poter adottare la piccola Alice. Ma la priorità, naturalmente, è andata a chi ha già presentato formalmente la richiesta, e da tempo attende pazientemente la sua occasione. 

Quanti sono i bambini in cerca di una casa

Nel distretto di Milano, che comprende gran parte della Lombardia, sono 50 in totale i fascicoli aperti: 20 bambini stanno ancora aspettando di avere una nuova famiglia. Piccoli abbandonati alla nascita, e dunque non riconosciuti dai genitori biologici. Oppure riconosciuti da almeno un genitore, ma in condizioni di abbandono morale e materiale. 

L'anno scorso i bambini adottati erano stati invece 82 su 88. I rimanenti 6 sono minori che, prima di poter essere accolti dai nuovi genitori, devono necessariamente seguire un percorso terapeutico a causa dei maltrattamenti subiti. 

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