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“Ha raccomandato il figlio del dentista per cure gratis”: condannato Roberto Ghidoni, prof di Medicina alla Statale

Roberto Ghidoni è stato condannato in primo grado a 2 anni (con pena sospesa) per corruzione. Secondo il Tribunale di Milano, il professore ordinario di Medicina e Chirurgia dell’Università Statale avrebbe raccomandato i figli del suo dentista in cambio di cure gratis per 10mila euro.
A cura di Enrico Spaccini
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Il professore ordinario di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano, Roberto Ghidoni, è stato condannato in primo grado a 2 anni (con pena sospesa) per corruzione. Stando a quanto ricostruito dai pm Carlo Scalas ed Eugenia Baj Macario Ghidoni, il docente avrebbe ricevuto tra il 2019 e il 2020 cure "per un valore di circa 10mila euro" da parte di Roberto Mannarino, dentista a Cassina de’ Pecchi, in cambio di raccomandazioni relative "alla carriera universitaria dei figli" dell'odontoiatra. Anche lui è stato condannato a 2 anni, con sospensione condizionale della pena.

L'accusa di "corruzione per l'esercizio della funzione"

Il procedimento che riguarda Ghidoni è uno stralcio dell'indagine sui presunti concorsi pilotati alla facoltà di Medicina della Statale di Milano che coinvolge oltre 20 personalità del mondo universitario milanese. Il collegio della Settima sezione penale di Milano, presieduto dalla giudice Paola Maria Braggion, ha riqualificato l'accusa nei confronti di Ghidoni da "corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" a "corruzione per l'esercizio della funzione".

Secondo la Procura, quindi, il professore si sarebbe speso per consentire ai figli dell'odontoiatra di superare gli esami universitari. In cambio, il dentista lo avrebbe curato con pratiche dal valore totale di circa 10mila euro senza fargli pagare il conto.

Annunciato il ricorso in appello

Ghidoni è stato, dunque, condannato in primo grado a 2 anni con pena sospesa. Il suo avvocato, Gian Piero Biancolella, ha già dichiarato che ricorrerà in appello una volta che le motivazioni della sentenza saranno pubblicate. Secondo il legale, infatti, le accuse mosse nei confronti del suo assistito sarebbero "insussistenti".

Il professore, sostiene, si sarebbe interessato alla carriera di uno dei due figli del dentista in quanto affetto da grave dislessia: "Lo ha solo segnalato", sostiene Biancolella, in quanto le "modalità d'esame dovevano seguire i protocolli previsti". Per l'altro figlio dell'odontoiatra, conclude il legale, "i professori sentiti hanno escluso di aver ricevuto raccomandazioni".

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