“Ha accusato falsamente un maneggio di maltrattamenti”: Nicole Berlusconi a processo per calunnia e diffamazione

È stata rinviata a giudizio Nicole Berlusconi, figlia di Paolo e nipote dell'ex presidente del Consiglio Silvio, con le accuse di calunnia, diffamazione aggravata, violazione di domicilio e interferenze nella vita privata. Secondo la Procura di Bergamo, la 36enne avrebbe accusato "falsamente" la presidente del centro ippico Ca' del Pianone di Mapello di maltrattamento di animali, pur "sapendola innocente". Inoltre, avrebbe provocato un danno d'immagine e, di conseguenza, un'ondata d'odio contro il maneggio pubblicando sui social foto scattate all'interno della struttura. L'udienza è stata fissata per il prossimo 12 giugno.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dal pm Giancarlo Mancusi, Nicole Berlusconi, che nel 2012 ha fondato la onlus Progetto Islander a difesa dei cavalli, nel 2023 sarebbe entrata nel centro ippico Ca' del Pianone insieme a un'altra persona per scattare alcune fotografie. Come riportato da Ansa, la 36enne non se ne sarebbe andata nemmeno quando la presidente del maneggio le aveva chiesto di allontanarsi.
In seguito a quell'azione, nell'aprile del 2023 Berlusconi aveva presentato denuncia in Procura contro la presidente del centro ippico per maltrattamenti di animali, cosa che aveva portato all'apertura di un'inchiesta, e inviato un esposto al Tribunale federale della Federazione italiana sport equestri (Fise). Il fascicolo, però, era stato archiviato, in quanto non erano stati evidenziati reati.
Per la Procura, Nicole Berlusconi avrebbe denunciato la presidente del maneggio di Mapello pur "sapendola innocente al solo scopo di impedirle la regolare conduzione del centro ippico". Su richiesta del pm Mancusi, il gip Stefano Storto ha disposto il rinvio a giudizio per la 36enne che dovrà rispondere di calunnia, diffamazione aggravata, violazione di domicilio e interferenze nella vita privata.