Gusci di tartaruga, pelli di otaria e tanti contanti: cosa trova la Finanza nelle valigie all’aeroporto di Linate

A controllare i bagagli sospetti all’aeroporto di Linate ci sono i militari della Guardia di Finanza: nelle valigie non vengono nascosti solo soldi e droga, ma anche coralli e carapaci Testudo. Ecco cosa le Fiamme Gialle trovano durante le loro ispezioni.
A cura di Giorgia Venturini
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È tempo di vacanze estive e quindi di viavai negli aeroporti della Lombardia: nel mese di agosto specialmente sono presi d'assalto dai tanti viaggiatori che vogliono raggiungere altre mete d'Italia o dell'estero. A Milano però ci sono anche tanti arrivi da Paesi stranieri: l'afflusso dell'entrate in città di solito cresce a ridosso di periodi di vacanze o di grandi eventi. Esattamente come accade durante la settimana della moda o come accadrà in occasioni delle Olimpiadi invernali del 2026.

I bagagli sono sempre sotto la massima attenzione e sono controllati dai militari della Guardia di Finanza: sono loro, aiutati da cani ben addestrati, a fermare passeggeri "sospetti", ovvero magari appena atterrati con carichi di droga e soldi. Ma non solo: "Abbiamo sequestrato coralli e gusci di tartarughe", spiegano le Fiamme Gialle in servizio all'aeroporto di Linate. Fanpage.it ha trascorso con loro alcune ore mentre ci spiegavano le loro attività all'interno dello scalo milanese.

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Chi sono i passeggeri sospetti e come nascondono droga e contanti

Su voli sospetti Giovanni Lombardi, capitano della Guardia di Finanza all'aeroporto di Linate, spiega che ci possono essere persone a bordo che trasportano droga o valuta. Spesso queste persone "programmano il viaggio all'ultimo. Sono passeggeri che non hanno precedenti penali specifici". E poi precisa: "L'aeroporto di Milano Linate è importante soprattutto dal punto di vista valutario, in quanto i passeggeri trasportano ingenti quantità di denaro, titoli al portatore e in alcune occasioni ci è capitato di riscontrare anche la presenza di preziosi in oro. Sono soprattutto passeggeri di nazionalità straniera che vengono qui a Milano soprattutto in occasione di grandi eventi, come la Fashion Week oppure il Gran Premio di Monza di Formula 1". Ma come viene nascosto il denaro e la droga all'interno delle valige?

"C'è capitato – aggiunge Lombardi – di trovare doppi fondi all'interno dei bagagli creati in maniera occulta oppure ci sono passeggeri che trasportano all'interno del proprio corpo ovuli contenenti sostanze stupefacenti come cocaina ed eroina. In altri casi la droga viene trasportata e nascosta all'interno di manufatti".

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Come vengono addestrati i cani che vanno a caccia di denaro

Un grande aiuto ai militari della Guardia di Finanza lo danno i cani, anche loro immatricolati nella Fiamme Gialle. Maria Russo è un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio all'aeroporto di Linate e qui ricopre anche il ruolo di istruttrice cinofila: "I nostri cani sono specializzati nella ricerca di stupefacente e contanti, soprattutto sui bagagli. Tra i nostri cani c'è anche Unico, il nostro cash dog: viene addestrato con lo stesso principio del cane antidroga. Ovvero viene associato l'odore della valuta al loro giochino. La valuta che usiamo per l'addestramento sono delle banconote triturate che ci dà la Banca d'Italia. Il nostro cane ci dà l'input al controllo, percepisce l'odore della filigrana delle banconote e poi sta a noi finanzieri controllare se le banconote all'interno della valigia superino o meno il limite previsto dalla normativa vigente che è di 10mila euro".

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Cosa si nasconde dentro i bagagli controllati dalla Guardia di Finanza

Ma non solo droga e contanti nel mirino della Guardia di Finanza. Questo perché i passeggeri in arrivo dall'estero possono trasportare ben altro. Cosa? Lo spiega il comandante della sezione operativa Cites della Guardia di Finanza Massimo Zilli: "Nei confronti dei passeggeri che arrivano da Paesi terzi svolgiamo dei controlli specifici per verificare se non abbiano a seguito prodotti, animali, flora o fauna soggetta alla Cites (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione). Nel caso in cui il passeggero venisse trovato senza la corretta documentazione è soggetto a una sanzione sia amministrativa oppure penale a seconda dei casi".

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E tanti sono i prodotti  più svariati messi sotto sequestro dalle Fiamme Gialle di Linate: tra questi ci sono anche due coralli, un carapace Testudo, un corno di Antilope delle steppe, ovvero un animale quasi estinto. Ma anche una pelle Otaria del Capo della Namibia. "Al turista, all'utente non viene specificato che devono essere correlati da documentazione perché altrimenti diventerebbe anche difficoltosa la vendita da parte del commerciante. La sanzione amministrativa in questo caso, che è molto alta in Italia, è di circa 5mila euro", continua il comandante Zilli. Che poi aggiunge: "Per tutto quello che troviamo di vivo, anche quindi la pianta con le radici, procediamo con una denuncia penale. Mentre per tutto quello che è morto, come il classico corallo che viene trovato in spiaggia, si procede con sanzione amministrativa".

Le ultime operazioni della Guardia di Finanza dell'aeroporto di Linate

Tra le ultime operazioni eseguite dalla Guardia di Finanza in servizio all’aeroporto di Linate, dirette dal Maggiore Marco Mendella, Comandante del Gruppo, c’è anche quella che ha visto coinvolte le società di aero taxi che si occupano del trasporto privato di passeggeri. Dopo aver controllato 114 società – di cui tre italiane – le Fiamme Gialle hanno scoperto lo scorso febbraio un'evasione di 5 milioni di euro: negli anni dal 2019 al 2023 queste società hanno omesso di versare all’Erario l’imposta dovuta per il trasporto dei passeggeri.

Nel dettaglio, dopo aver acquisito ed esaminato le dichiarazioni uniche dei vettori (D.U.V.) depositate presso le società di handling operative presso l’Aeroporto di Aviazione Generale di Milano Linate, ed incrociando i dati con quelli estrapolati dalle banche dati in uso al Corpo, i militari del Gruppo Linate hanno scoperto che – a fronte dei quasi 11.000 voli effettuati e di circa 32.000 passeggeri trasportati – le società da loro controllate non avevano provveduto al versamento dell’imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi. Alla fine il debito complessivo valeva 4.909.000 euro, di cui 3.776.000 come imposta dovuta ed 1.133.000 quale sanzione accessoria.

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